sabato 23 febbraio 2013

Mr. Apollo: cercando gli abiti dell'imperatore

Il mio libro si intitola "Seguendo Mr. Apollo". Visto che so benissimo che nessuno segue chi non conosce, qui ho spiegato chi era Apollo.

Riassumiamo per chi ha perso le puntate precedenti: Neil Aspinall, collaboratore dei Beatles dagli albori della carriera e dirigente della Apple fino alla pensione, sui forum The King is Naked e Nothing is Real, ha raccontato per indizi la storia della sostituzione di Paul McCartney.

Nei suoi post ha utilizzato lo pseudonimo Apollo C. Vermouth, lo stesso usato da Paul McCartney per produrre il disco dei Bonzo Dog Doo-Dah Band, I'm The Urban Spaceman, nel 1968.

Apollo lascia tanti indizi  ma quello che per primo ha attirato la mia attenzione è stato questo:

"Molto tempo fa vivevano quattro ragazzi, sono sicuro che li conosciate. Gli altri tre, li conoscete come due. Mi conoscerai meglio attraverso questo. Prima che la band fosse in fuga, un figlio di madre natura seguì il sole. E presto i quattro divennero tre. Una lista di indizi da vedere per loro. Una storia raccontata in fini dettagli, per portare i pazzi sul binario. Una moneta, una pecora, un figlio privilegiato, erano benvenuti ospiti quando i giorni erano fatti. Adesso quei giorni sono andati, le storie raccontate in fiumi di cenere e urne d'oro. Un colpo finale per tutti quelli che si rifiutano di vedere gli abiti dell'imperatore."

Questa poesia in inglese ha tutto un'altro fascino, mi rendo conto. Quando l'ho letta per la prima volta, devo dire che non ho capito molto. Ok, che non ho capito nulla. Ma il riferimento agli abiti dell'imperatore era davvero molto intrigante.

Proviamo a mettere ordine?

I quattro ragazzi ovviamente saranno i Beatles. Gli altri tre saranno quelli che hanno sostituito Paul in quegli anni: Apollo afferma che diverse persone hanno prestato la loro voce o immagine per sostituirlo. Noi li conosciamo per due perché, chi ritiene che Paul sia stato rimpiazzato, prende in considerazione solo Paul e Bill.

Prima che la band fosse in fuga, un figlio di madre natura seguì il sole. Qui ci sono riferimenti a ben tre canzoni.
La prima è Band on the Run (Banda in Fuga) e ci dà una indicazione di tempo: prima che Paul cominciasse a suonare da solo.
La seconda è Mother Nature's Son (Figlio di Madre Natura), la canzone scritta da Bill nel 1968, quando i Beatles si ritirarono in India per fare meditazione.
Il terzo riferimento è a Follow The Sun (Seguo il sole), la canzone di Paul McCartney del 1964. Quindi mentre i Beatles erano ancora uniti, Bill seguì Paul.

E presto i quattro divennero tre: Paul lascia i Beatles e viene sostituito da Bill.

La lista di indizi da vedere e la storia raccontata in fini dettagli per mettere i pazzi sul binario, si riferisce al fatto che i Beatles VOLEVANO che la storia venisse conosciuta da tutti e l'hanno raccontata nei loro dischi, anche se poi nessuno li ha capiti.

I pazzi sono, con tutta probabilità, quelli citati da Lennon in How do You Sleep? (come fai a dormire?). In questa canzone, ufficialmente contro McCartney, John Lennon dice: "avevano ragione quei pazzi che dicevano che eri morto", facendo riferimento, con ciò, ai fan invasati per la PID.

Una moneta: Penny Lane. Una pecora: il primo nome attribuito al sostituto è stato Billy Shepherd (pastore). Un figlio privilegiato: implica che ci sia un figlio che non è privilegiato.

Le storie raccontate in fiumi di cenere e urne d'oro: nel frattempo due di loro sono morti, John Lennon e George Harrison.

Un colpo finale per tutti quelli che rifiutano di vedere gli abiti dell'imperatore: la storia è sempre stata sotto gli occhi di tutti e un occhio attento poteva accorgersi in qualsiasi momento di ciò che stava succedendo, ma nessuno prima di Apollo si è preso la briga di dire che l'imperatore è nudo.

Well well well... direi che la storia comincia a farsi davvero interessante...

giovedì 21 febbraio 2013

PID. Questione di piedi

Ultimo post sull'evidenza fisica della sostituzione di Paul McCartney. Abbiamo mostrato in questo post quali siano stati i cambiamenti nel cranio e nel viso di Paul verso il 1966; abbiamo anche sottolineato come ci sia un fondamento scientifico a questa conclusione.

L'altezza è un altro elemento che mostra chiaramente come, in effetti, McCartney sia, a volte più basso e altre volte più alto. Anche da questo possiamo dedurre che c'è stata una sostituzione.

Acquisiti tutti questi elementi, io mi soffermerei su un'ultimo elemento che mi ha colpito particolarmente. Nel tentativo di creare uno schema di differenze empiricamente verificabili, ho trovato qualche discussione nei forum in lingua inglese, in cui si sottolineava la forma dei piedi. Così ho osservato con maggiore attenzione e vi assicuro che, se avessi avuto ancora qualche dubbio, e devo ammettere che di tanto qualche incertezza si faceva sentire, dando un'occhiata ai piedi di Paul McCartney, ogni dubbio è stato fugato.

Vediamo.


 
In queste immagini, possiamo vedere McCartney scalzo. La prima fotografia ritrae Paul prima di "morire", nel 1966. Nella seconda fotografia, c'è McCartney nel 1968, supponiamo Bill?
 
Ingrandiamo un po' le foto?
 
 
 
Io direi che la differenza è clamorosa: il piede sulla sinistra, quello di Paul, è dritto e lineare, praticamente perfetto. L'immagine a destra ci mostra invece i piedi di Bill e sono storti e sgraziati. Non possono appartenere alla stessa persona, sono terribilmente diversi.
 
A voi non sembra un indizio importante?
 
Piuttosto: io darei per acquisito, con la benedizione della scienza, che una sostituzione c'è stata; che prima del 1966 Paul McCartney aveva il cranio più schiacciato, una fossetta sul mento, gli occhi marroni e i piedi perfetti. Diamo per acquisito che dopo quell'anno c'è qualcun'altro al suo posto, che ha il cranio, il viso e il mento più lunghi, gli occhi verdi e i piedi sbilenchi.
Ah! non dimentichiamo che a volte è più alto, altre è più basso.
 
Tuttavia, avete notato che niente di tutto questo ci dice che Paul McCartney è morto? 
 

lunedì 18 febbraio 2013

PID: alti e bassi

In questo post, abbiamo visto come ci si possa facilmente rendere conto delle differenze fisiche tra Paul McCartney e il suo sostituto, Bill Campbell.

Qui restiamo ancora sul dato fisico e puntiamo l'attenzione su un altro particolare rilevante: l'altezza. Nell'impossibilità, o meglio, nell'improbabilità di vederli insieme, possiamo verificare l'altezza dei due con riferimento alle persone che di volta in volta hanno accanto.

 
Nella seconda immagine, possiamo vedere come Paul abbia la stessa altezza di John e George e sia più alto di Ringo. Nella prima immagine vediamo che è più massiccio di tutti e tre. Perplessi? Anche io. Vediamone altre.
 
 
Sulla sinistra possiamo notare come Paul sia più alto di Ringo, ma decisamente meno del "Paul" che vediamo nell'immagine a destra.
 
 
 Due quadretti di famiglia, stavolta: a destra vediamo che Paul è più alto di suo padre, Jim McCartney, ma non quanto Bill, ritratto nella prima fotografia. Se cominciamo a farci l'occhio, possiamo notare come nella seconda foto, Paul abbia il cranio più schiacciato e la faccia più tonda. A sinistra, Bill ha la testa, il viso e il mento più lunghi.
 
 

Ultimo confronto. Qui si inaugura la serie delle fidanzate distratte. Ricordiamo che nel 1966, data in cui si fissa la prematura dipartita di Paul, questi era fidanzato da qualche anno con Jane Asher, promettente attrice inglese. Come possiamo vedere a destra, Paul e Jane hanno più o meno la stessa altezza. La fotografia a sinistra, invece, ritrae una Jane molto più bassa, o un Paul molto più alto. O Bill, forse. Anche qui possiamo notare come sia diversa la forma del cranio dei due.
Per Jane ci potrebbe essere un'obiezione: e se avesse i tacchi? Non so, a me non sembra nello stile dell'attrice e comunque, per colmare la differenza di altezza, Jane dovrebbe indossarne uno davvero vertiginoso.
 
Io direi che l'evidenza fisica comincia a diventare davvero convincente...  
 

sabato 16 febbraio 2013

PID: gli indizi (1)

Chi ha girato un po' sul Web alla ricerca di qualcosa di chiaro sulla PID, sarà certamente rimasto confuso, quantomeno. Ognuno dice la sua (anche io, se è per questo) e si va spesso ad aggiungere confusione ad una faccenda che ha avuto ben 44 anni per ingarbugliarsi per bene.

Io farei un'ultima precisazione prima di analizzare gli indizi: ho letto improbabili versioni dell'intera faccenda, che fanno sembrare la teoria Paul is dead come la più rassicurante. Ecco, io escluderei dal range delle possibilità, il fatto che Paul fosse un alieno e che nel 1966 sia tornato al suo pianeta, o che Paul sia stato sostituito da un alieno. E anche che tutti i quattro Beatles siano stati sostituiti. Così come escluderei il coinvolgimento di Satana, in qualsivoglia forma: non credo che lasciassero messaggi satanici nei loro dischi. Così come non credo che gli Illuminati, chiunque essi siano, abbiano avuto nulla a che fare con la sostituzione di Paul McCartney. Infine, nella mia ricostruzione non rientrano le profezie, le costellazioni, la Massoneria o gli antichi Egizi.

Sembrano farneticazioni, ma vi assicuro che in due anni di ricerca ho trovato davvero tutte queste versioni sui siti e forum che parlano della PID.

Ed ora è tempo di iniziare con gli indizi. Il primo, il più lampante, è quello riguardante l'aspetto fisico di Paul McCartney.



Le due sequenze di immagini ritraggono i nostri protagonisti: la prima ci riporta Paul McCartney, nel periodo tra il 1960 e il 1965. La seconda sequenza ritrae Bill Campbell, il sostituto di Paul, negli anni tra il 1967 e il 1968.
 
Riassumendo:
1. Paul ha il viso e il cranio schiacciato, Bill li ha entrambi più lunghi;
2. Paul ha gli occhi marrone scuro, Bill ha gli occhi verdi;
4. Bill ha le sopracciglia più lunghe e sottili, mentre quelle di Paul sono più grosse, corte e angolate;
5. Bill ha la scriminatura dei capelli a destra, quella di Paul è a sinistra;
6. Bill ha dei piccoli nei o lentiggini accanto al naso sulla guancia sinistra, Paul non le ha;
7. Bill ha delle cicatrici sul viso che Paul non ha. Rinvio l'argomento ad un prossimo post perché merita più attenzione;
8. Paul ha una fossetta sul mento, Bill ha il mento allungato.
Per quanto riguarda l'evidenza fisica, nel 2007 il Wired ha pubblicato un reportage che si basava su una ricerca condotta da due stimati professionisti: il perito informatico Francesco Gavazzeni e il medico legale Gabriella Carlesi. I due studiosi, intenzionati a sfatare la leggenda PID, decisero di condurre le normali verifiche antropomorfiche che si svolgono per il riconoscimento dei soggetti in ambito giudiziario.
Con stupore e disappunto, alla fine hanno scoperto che, in effetti, dalle fotografie a loro disposizione, potevano ravvisarsi rilevanti differenze nella conformazione dell’ossatura della mandibola, del cranio, nella forma delle labbra, del punto naso-spinale (il punto in cui il naso si stacca dalla faccia) e nella forma delle orecchie. In definitiva, capirono che quelle fotografie potevano non appartenere alla stessa persona. Per chi volesse approfondire, qui trovate il reportage integrale.

Ok, sull'elemento fisico, niente da contestare.
 
 

PID: che succede?

Qui abbiamo visto quali siano state le origini della leggenda Paul is Dead e qui abbiamo raccontato come tutto, alla lunga, sia stato considerato come una manovra pubblicitaria dei Beatles per incrementare le vendite dei loro dischi o, al più, come uno scherzo di pessimo gusto.

Tuttavia, la leggenda è rimasta in circolazione per 44 anni; il motivo c'è ed è semplice: non ha mai trovato una soluzione. Nel '69 viene fatta esplodere una bomba mediatica; tra fan disperati, Beatles seccati e un McCartney travolto dalla bagarre, tutto viene esasperato.
Poi McCartney afferma pubblicamente di non essere morto e i più si convincono che dica la verità. Nonostante le incongruenze e le contraddizioni, tutto si ricompone, forse anche perché, nel giro di poco tempo, l'attenzione dei fan è attirata da un'altra notizia drammatica, quella dello scioglimento della band.

Ma siccome tutto torna, con l'avvento di Internet si sono moltiplicati gli strumenti per la circolazione delle idee e di condivisione delle informazioni e la leggenda è stata rilanciata, creando un'altra eco alla caccia all'indizio, con l'aggiunta dei confronti, dei video, delle teorie del complotto e via così.

C'è da dire che nel frattempo, in modo più o meno scherzoso, tutti i protagonisti della storia hanno fatto riferimento a quella vecchia faccenda, continuando a lasciare nelle loro canzoni o interviste, degli indizi che fanno riferimento alla morte di Paul o comunque a quella vicenda.

Dal mio canto, posso dire che quando ho cominciato la mia ricerca, su YouTube i video sulla PID erano infinitamente meno di quelli che si possono vedere oggi digitando le parole Paul is Dead. Così pure le pagine Web che parlavano dell'argomento. Oggi, se digitiamo il nome di Paul McCartney su Google, una delle prime voci che viene suggerita è quella riguardante la sua morte.

Cosa dovremmo dedurre da questi dati? Quantomeno che ci si stia avvicinando a qualche risposta certa su come siano effettivamente andate le cose. Si, perché di ipotesi ne sono state fatte tante, anche se poi ci si è fossilizzati su due orientamenti ben distinti. Paul è morto e quello che canta dal 1966 è un fortunato impostore, anche un po' antipatico, per usare un eufemismo, secondo i forum sulla PID. L'altro orientamento è appunto quello dello scherzo: Paul è vivo, non si è mai mosso da lì, sta bene e manda i suoi  saluti.

La pista meno battuta è sempre stata quella del doppio McCartney, cioè che il buon Paul abbia usato per tutto questo tempo un sosia. Mi rendo conto che l'ipotesi della morte di Paul, magari in modo efferato e macabro sia più intrigante e attiri di più chi è appassionato di misteri, per non parlare dell'immagine dei Beatles, consacrata a un mito intoccabile, che verrebbe inevitabilmente messa in discussione se si prendesse in considerazione una manovra simile.

Eppure ci proverei: sgombrerei il campo da pregiudizi e con un pò di senso critico, valuterei le soluzioni alternative. O meglio, l'ipotesi Paul è sempre stato lì non risolve alcuna delle contraddizioni sui cambiamenti fisici e caratteriali di McCartney. La teoria Paul è morto lascia irrisolte molte delle domande che abbiamo posto qui, ma ce la teniamo d'acconto. Dopotutto è quello che ci proponiamo di risolvere, non mi sembra saggio ignorarlo.



giovedì 14 febbraio 2013

PID: il grande scherzo

Quello che succede dopo lo scoop del disc jokey è la psicosi collettiva. I fan, impazziti per la notizia della morte di Paul, reagiscono in modo inconsulto e disperato ma, soprattutto, da subito comincia a diffondersi la frenesia per la ricerca degli indizi nei dischi. Se ne trovano di tutti i tipi, molti dei quali davvero macabri. 
 
In poco tempo e in modo davvero tragico tutta questa storia si trasforma in una cinica caccia al tesoro. 
 
E i Beatles? Saranno stati travolti dalla faccenda. Non proprio. Alle domande dei giornalisti sapete che cosa rispondono? "E' tutta vecchia spazzatura". Attenzione: non dicono che non è vero nulla, è come se quella spazzatura, loro la conoscessero già. 
 
E McCartney? Ecco, qui la cosa è più complicata. Si rifugia nella sua casa in Scozia con sua moglie e le due figlie. Quando i giornalisti lo avvicinano, li accoglie con una secchiata d'acqua gelata e li caccia dalla sua terra, poi, organizzando una reazione più ragionevole, non solo li accoglie in casa, ma rilascia loro un'intervista in cui, tra le altre cose, ammette di non essere morto e annuncia lo scioglimento del gruppo. 
 
Si, perché tutto, guarda i casi della vita, succede nello stesso periodo di tempo. Abbey Road, l'ultimo disco registrato dai Beatles, viene pubblicato il 26 Settembre 1969, lo scoop alla radio è del 12 Ottobre, l'intervista con cui McCartney scioglie i Beatles viene pubblicata il 7 Novembre. Non è strano?
 
Quindi, da quello che abbiamo detto, la cosa più probabile è che si tratti di uno scherzo, giusto? Tutto si riduce a una manovra pubblicitaria dei Beatles per rilanciare le vendite dei loro dischi perché sapevano che da lì a breve si sarebbero sciolti? 
 
Sarebbe certamente la cosa più logica. Se non fosse..
 
Se non fosse che gli indizi, la maggior parte almeno, ci sono eccome.
 
E che negli ultimi tre anni ci sono stati molti cambiamenti nella band, dallo stile delle canzoni al fatto che Lennon e McCartney non scrivono più insieme.
 
Ma anche che McCartney ora ha gli occhi verdi, la testa più lunga, i denti più dritti, è più alto, non ha più la fossetta sul mento, il suo tono di voce è più alto di un paio di toni e ha un atteggiamento più impacciato rispetto a qualche tempo prima.
 
Infine, ora tutti odiano Paul, mentre fino a tre anni prima andavano d'amore e d'accordo, proprio come fratelli.
 
Insomma, le stranezze sono tante e tutto ci induce a non liquidare l'argomento come un mucchio di fesserie. Ma non ne avevamo certo l'intenzione, giusto?

martedì 12 febbraio 2013

PID: la genesi

Che si fa? Parliamo della leggenda? 
E' nota come PID, Paul Is Dead, ed è nata esattamente il 12 ottobre 1969, qando un disc jockey di una radio del Michigan raccontò di aver ricevuto una telefonata di un certo Tom o Fred, che sosteneva che Paul McCartney, il bassista dei Beatles, fosse morto tre anni prima, nel 1966, in un incidente stradale. 
Il 9 novembre 1966, dopo un furioso litigio con gli altri componenti del gruppo, Paul esce dalla casa discografica e si  mette alla guida della sua auto per tornare a casa. Durante il tragitto, carica una autostoppista di nome Rita, che subito comincia a raccontargli la sua vita e di come fosse scappata da casa.
 
Solo dopo qualche minuto, Rita si accorge che il ragazzo che aveva accanto era Paul McCartney e comincia ad agitarsi tanto che il poveretto perde il controllo dell'auto e finisce contro un camion, riportando danni alla testa e morendo sul colpo. 
A questo punto Rita scappa e la gente che si affolla intorno all'auto non riconosce il povero Paul, che viene portato via in fretta e in furia dalla scena dell'incidente. Una notizia simile, tuttavia, avrebbe provocato una serie di suicidi tra i fan, così, Brian Epstein e i Beatles rimasti decidono che la cosa migliore da fare è tenere nascosta la notizia e trovare velocemente un sostituto per Paul.
 
Sempre secondo la PID, il rimpiazzo viene trovato in un contest, un concorso per sosia, vinto da un poliziotto canadese di nome William Campbell, secondo alcuni, Billy Shepherd, secondo altri. 
Nel frattempo, i Beatles, intenzionati a far conoscere al pubblico il terribile lutto che li aveva colpiti, decidono di seminare indizi nei loro lavori affinché i fan si abituassero gradualmente all'idea che Paul non c'era più. 
Questo è il punto di partenza per chiunque si avvicini a questa intrigantissima e intricatissima faccenda.  
Un paio di domande? Il minimo sindacale.
Come hanno fatto a nascondere tutto? Come hanno fatto sparire il corpo, visto che un incidente così non passa inosservato? Che fine ha fatto Rita? Come hanno tenuto a bada la stampa? Come hanno convinto il padre e i fratelli di Paul a non raccontare nulla su questa storia? Non solo. Come li hanno convinti ad accettare di trattare il poliziotto canadese come un figlio e un fratello? Come mai nessuno ha mai cercato il sostituto? Avrà avuto una famiglia anche lui, una fidanzata.. almeno gli ex colleghi tutori dell'ordine! E Jane Asher, la fidanzata di Paul? Come l'hanno convinta a stare col sostituto di Paul? Più difficile che non si sia accorta dello scambio, certi particolari non sfuggono alle fidanzate.
Sono abbastanza?
Ok. Vista così non regge.

I Beatles e Vita da Strega


Vi starete chiedendo: cosa c'entrano i Beatles con Vita da Strega?
Bella domanda, abbastanza intuitiva, visto l'immagine accanto, ma buona. Prima di rivelare la risposta, facciamo qualche precisazione.
 
Andando avanti col racconto, vedremo come tutti i protagonisti della faccenda abbiano raccontato a modo loro un lato della storia, essenzialmente il lato che li riguardava di più.
 
Come abbiamo già detto, Apollo C. Vermouth, Neil Aspinall, racconta la sua parte di storia attraverso degli indizi, lo stesso modo che a suo tempo avevano usato i Beatles. Ma ciò che dice è ragionevolmente chiaro e, soprattutto, inaspettato.
 
Apollo, per prima cosa, punta l'attenzione sull'evidenza della sostituzione. Ammette che diversi ragazzi hanno sostituito Paul McCartney in diversi momenti, anche se poi la genesi della storia è rimasta addosso a quello che ancora lo sostituisce.
 
Aldilà del fatto che Paul sia morto oppure no, Apollo spiega che McCartney è stato sostituito. E lo fa portando un esempio: paragona ciò che è successo ai Beatles verso la metà degli anni Sessanta con ciò che accadde al protagonista della serie televisiva Bewitched, Vita da Strega. L'attore che interpretava Darrin (Dick York) lasciò la serie e venne sostituito da un altro attore (Dick Sargent).
 
Apollo sottolinea come Darrin in realtà non è morto, si è allontanato per problemi di salute, ma potrebbe essersi allontanato anche per una "vacanza" e sarebbe lo stesso. Il punto è che non è morto. A Paul, il nostro Darrin, è successo lo stesso, si è semplicemente allontanato.
 
Tutti, a questo punto, fanno i salti mortali per coprire la sostituzione, tra chi insegna al sostituto ciò che dovrebbe sapere, chi supplisce ai buchi musicali e chi a quelli visivi, chi tira tutti i fili della storia.
 
Ma cosa succede se a un certo punto Darrin rivuole il suo posto? Beh, è quello che succede, ma tutti sono stanchi e il cast sta per chiudere lo spettacolo, quando ciò accade. Perciò, il povero Darrin/Paul non riavrà il suo posto nel gruppo e tutta la storia avrà il suo primo epilogo.

giovedì 7 febbraio 2013

Il Re è nudo

Avete presente quel magico momento in cui, nel bel mezzo di un lavoro complicatissimo, capite che è successo qualcosa che cambierà tutto? Credo che provassero la stessa sensazione i cercatori d'oro quando scorgevano, nel fondo del loro setaccio, il luccichio di una pepita d'oro.

A me è successo mentre cercavo informazioni utili sulla PID in due forum in lingua inglese: The King Is Naked (www.60if.proboards.com) e Nothing Is Real (www.invanddis.proboards.com). Il primo sosteneva una versione un po' rivisitata della PID, basata su un fantomatico testamento lasciato da George Harrison, in cui il povero Paul McCartney sarebbe stato addirittura decapitato e bruciato... insomma, abbastanza agghiacciante. Il secondo forum era diretto concorrente del primo e accettava l'idea della sostituzione, ma non necessariamente come conseguenza della morte di Paul.

Tra le centinaia di post utili e inutili, ho trovato quelli di un forumer che si firmava Apollo C. Vermouth. Apollo aveva cominciato scrivendo nel forum The King Is Naked, ma tutti si erano chiesti soltanto chi fosse e se fosse attendibile, ma nessuno aveva dato seguito a quanto diceva. A quel punto, aveva deciso di scrivere nell'altro forum, confidando in risultati migliori, ma anche qui, tutti accettavano gli indizi ma nessuno voleva trarre le necessarie conclusioni.

Apollo dava indizi così chiari e precisi che doveva essere necessariamente un insider, senza dubbio. Solo nel 2008, alla sua morte, gli amministratori del forum rivelarono che Apollo C. Vermouth in realtà era Neil Aspinall, il roadie che lavorò con i Beatles per tutto il tempo in cui suonarono insieme e che, dopo lo scioglimento del gruppo, divenne dirigente della Apple, fino alla pensione.

Il motivo per cui Neil Aspinall decise di raccontare una parte della storia di cui era stato parte, è proprio la scoperta della malattia e la consapevolezza di non avere più tanto tempo da vivere. Nemmeno lui ha raccontato la storia pura e semplice, ha preferito dare indizi e fare in modo che qualcuno arrivasse a dire finalmente che il Re è nudo.


"Oh bene, si la vita è bella. Avere una buona morte è più importante."
Apollo C. Vermouth

martedì 5 febbraio 2013

Seguendo Mr. Apollo



E questo è "Seguendo Mr. Apollo".

L'intero progetto è nato nel maggio 2010: una sera, mi sono imbattuta in un servizio di Voyager che parlava della PID, la leggenda metropolitana secondo cui Paul McCartney sarebbe morto nel 1966 in un incidente stradale e sarebbe stato sostituito con un ragazzo fortemente somigliante.

Secondo la leggenda, i Beatles decisero di continuare la carriera con questo nuovo componente, ma per i successivi tre anni distribuirono indizi sulla morte del povero Paul in tutti i loro dischi, attraverso le copertine, i testi delle canzoni e lasciando messaggi che potevano essere ascoltati solo mandando i dischi al contrario. Lo fecero perchè i fan si abituassero gradualmente all'idea  e, soprattutto, per evitare la catena di suicidi che inevitabilmente avrebbe seguito la divulgazione della notizia.

La storia era molto affascinante ma labile, capivo perfettamente chi pensava che tutto fosse un'abile manovra pubblicitaria dei Beatles per vendere più dischi, chi riteneva che Paul fosse sempre rimasto al suo posto e che nulla fosse davvero accaduto.

Ma c'era qualcosa che non quadrava: gli indizi c'erano ed erano tanti. E la scienza si è più volte pronunciata, mettendo in dubbio che il Paul che cantava prima del 1966 fosse lo stesso che ha cantato dal 1966 ad oggi. L'ultimo esperto che si è pronunciato in proposito, ha parlato addirittura di una percentuale dell'80% di incongruenza, esaminando le fotografie di McCartney e il suo timbro vocale in diverse canzoni.

Come tanti sono rimasta affascinata da questa storia e ho cominciato a leggere tutto quello che ho trovato in proposito sul Web, prima sui siti in italiano poi sui siti in lingua inglese, molto più agguerriti nel voler trovare la verità. Progetto ambizioso, la verità.

Un giorno, mentre sfogliavo le fotografie di Paul McCartney da giovane, isolando i particolari del viso, ho notato un neo sul collo, che però scompare dopo il 1966. Continuo a sfogliare e il neo ricompare in una foto degli anni Ottanta. Chiunque potrebbe trovare opportuno togliersi un neo, ma non ho mai sentito di qualcuno che lo facesse rimettere al suo posto dopo averlo levato.
Così, la soluzione era un'altra: ce ne sono sempre stati due. Paul McCartney, il bassista che fondò i Beatles e Willie Campbell, il ragazzo che prese il suo posto...

domenica 3 febbraio 2013

Benvenuti

Per prima cosa voglio dare il benvenuto su questo blog a tutti quelli che volessero fermarsi a dare un'occhiata. Mettetevi pure comodi.

Questo blog nasce essenzialmente per raccontare una storia, la stessa che ho raccontato col mio primo libro: "Seguendo Mr. Apollo".

Fino a qualche anno fa non avrei mai pensato di aprire un blog. Ne ho seguiti un paio per diverso tempo ma per la mia indole, piuttosto riservata, non mi sono mai sentita di aprire un diario pubblico e raccontare qualcosa. Forse, più semplicemente non avevo niente che valesse la pena di essere condiviso, prima di "Seguendo Mr. Apollo".

Così come non avrei mai immaginato di appassionarmi tanto ai Beatles da voler pubblicare un libro su di loro e sul loro genio. In effetti non conoscevo nemmeno tantissime canzoni, mea culpa. A dirla tutta, non ricordavo nemmeno mai tutti i nomi (sic); quello di George Harrison mi sfuggiva sempre, prima di "Seguendo Mr. Apollo".

E inaspettato è stato anche il viaggio in Inghilterra, alla ricerca delle ultime tessere del mio puzzle. Per quanto possa sembrare assurdo, le ho trovate proprio davanti all'attraversamento pedonale di Abbey Road, là dove tutto finisce e ricomincia.

Ecco, diciamo che la storia contenuta in questo libro è arrivata di soppiatto, è passata come un ciclone e ha lasciato una gran voglia di raccontare le mie scoperte ai curiosi interessati. Ovviamente spero ce ne siano davvero tanti, perchè penso ne valga la pena.