domenica 30 giugno 2013

Paul e Bill: i primi confronti

E' tempo di affrontare un nodo complicato: i confronti tra le fotografie.

Complicato perché, ad un primo approccio, viene da pensare che siano la cosa più semplice da verificare: Paul McCartney ha certe caratteristiche che nel sostituto mancano, e viceversa. Ma in questa storia niente è scontato e anche questa, che sembrerebbe una semplice constatazione, diventa un ginepraio.

Provo a spiegarla meglio.

Chi ritiene che a Paul McCartney non sia successo nulla, sostiene che le fotografie in cui Paul ha caratteristiche diverse (cranio, naso e mento più lungo, solo per fare un esempio), siano manipolate da chi vuole far credere che Paul sia morto e sostituito.

Chi è convinto che Paul sia stato sostituito perché morto ritiene, ovviamente, che non esistano sue fotografie post '66; che qualsiasi fotografia in cui si vedano caratteristiche di Paul sia stata manipolata per ingannare il pubblico e rendere il sostituto più somigliante al vero Paul; che siano state manipolate anche vecchie fotografie di Paul per far credere che certi caratteri somatici fossero già presenti prima. Una paranoia integrale.

Poi esistono i rilievi degli esperti, che dicono che, in effetti, ci sono forti probabilità che il Paul prima del '66 non sia lo stesso post '66. L'ultimo che si è pronunciato ha parlato di una percentuale dell'80% di difformità tra l'uno e l'altro. Naturalmente, questi sono gli unici dati su cui si può fare totale affidamento.

In tutto questo, c'è una dichiarazione in cui McCartney ammette di aver fatto ritoccare "alla fonte" alcune sue fotografie prima di farle pubblicare, perché non gradisce che si vedano in giro fotografie in cui lui è venuto male. Pure?

Se non bastasse, poi, di recente ho sentito che anche ciò che vediamo è soggettivo, e cioè l'interpretazione delle fotografie cambia da persona a persona. Non saprei, ci devo pensare...

Detto questo. Questi problemi non me li sono posti all'inizio e forse  per me è stato un bene. Ho preso le fotografie che ho trovato sul Web e non le ho confrontate, non subito almeno. Le ho guardate, solo guardate, memorizzando i singoli particolari.

Ho cominciato allora a metterli insieme: quello con il cranio più tondo, il mento corto e il naso all'insù aveva anche una fossetta sul mento; le sopracciglia angolate; la riga dei capelli naturalmente a sinistra; gli occhi più vicini; era più basso se rapportato alle persone vicine (affettivamente); una sola cicatrice, sul labbro; la fronte più bassa; i piedi dritti e regolari.

Quello col cranio, il naso e il mento più lunghi, aveva anche gli occhi verdi; le sopracciglia arrotondate; gli occhi più distanti; era più alto, sempre rapportato alle persone vicine; aveva diverse cicatrici sul viso tra cui due evidentissime, sul mento e sul sopracciglio sinistro; il mento era a punta e spuntava un po' a destra; la fronte più spaziosa; i piedi storti e irregolari.

Quindi, conscia dei rischi che si corrono ad affrontare questo argomento e ribadendo che il mio non è un occhio tecnico ma l'opinione dell'uomo (in questo caso donna) qualunque, comincerei a proporre qualche immagine.


In queste foto io direi che è ritratto Paul: la testa è piuttosto tonda, gli occhi marrone scuro, il naso all'insù, nella prima fotografia possiamo notare come le sopracciglia siano angolate e in tutte e tre le immagini, vediamo chiaramente la fossetta sul mento.


In queste tre foto, io direi di Bill, vediamo che la testa, il naso e il mento sono più lunghi; nella prima e nella terza, si nota  come gli occhi siano verdi; le sopracciglia sono arrotondate; le labbra hanno una forma diversa  rispetto a quelle delle immagini in alto e, nell'ultima, si intravvede la cicatrice sul sopracciglio sinistro.

Il primo passo è fatto. Tuttavia, le prime fotografie sono state scattate prima del 1966 e le seconde, tra il 1967 e il 1968, quindi a rigore dimostrano che una sostituzione c'è stata, ma solo questo. Per gli ulteriori sviluppi, vi attendo sempre qui.

mercoledì 26 giugno 2013

Io c'ero...

Eccomi qui, dopo una giustificatissima pausa, per raccontare ancora qualcosa sul nostro argomento preferito.

E siccome Paul McCartney ha cantato ieri sera a Verona nell'unica data italiana del suo tour Out There, sarà pure il caso di parlarne un po'. Potrei raccontare delle 36 canzoni cantate da Sir Paul, delle tre ore di spettacolo, dei 14 mila spettatori o del fantastico scenario dell'Arena di Verona. Ma vista l'ora in cui sto scrivendo questo post, sono ragionevolmente certa che tutto il Web abbia già sviscerato a dovere tutti questi aspetti.

Rimane la mia opinione. Interessa?

Verona, il concerto. Le previsioni meteo, ottimisticamente, prevedevano l'arrivo della pioggia a notte fonda, ma alle cinque cominciano a venir giù poche gocce d'acqua,  ma da mezzo litro l'una. Intorno all'Arena, cominciano a fiorire gli ombrelli. Gli impermeabili di nylon colorati danno un tocco artistico alla piazza Bra, con un vago senso di imbarazzo da parte di chi li indossa, che per poche ore si sentirà una via di mezzo tra un profugo afgano e un sacchetto della spazzatura in attesa del compattatore. 

Poche ore dopo, l'entrata. L'Arena si riempie poco a poco e somiglia a un formicaio colorato (dagli impermeabili di nylon). Manca ancora qualche ora ma Parigi continua a valer bene una messa. 

Poi, Paul McCartney. E niente è più lo stesso.

Non faccio recensioni, non è il mio mestiere e non ne sarei in grado. Ma il concerto è stato bellissimo e io mi sono divertita tantissimo. Canzoni dei Beatles alternate a pezzi dei Wings, tutti suonati e cantati in modo magistralmente perfetto. La leggenda all'opera.

Che altro dire? Un amico stamattina mi ha detto: Non hai ancora realizzato cosa hai visto. Forse è cosi. In senso lato, ho cantato All Together Now, Hey Jude, Band on the Run con Paul McCartney! Si, con altre 13.999 persone, ma sono dettagli. Non è roba che capita tutti i giorni!!!

Detto questo... Scommetto che chi conosce la mia opinione e il fatto che secondo me ci sono sempre stati due McCartney, si starà ponendo una domanda. E la risposta è...

Rosa, il mio impermeabile di nylon era rosa.

domenica 16 giugno 2013

Qualcosa su Bill?

Uno dei lati più interessanti di questa storia è sicuramente quello che riguarda l'identità del sostituto di Paul McCartney. 

Mr. Apollo diceva che di sostituti ce ne sono stati diversi, almeno cinque, durante la carriera dei Beatles ma che la genesi dell'intera faccenda è rimasta sulle spalle di un solo "Bill", l'unico sopravvissuto allo scioglimento, quindi la nostra curiosità si concentrerà proprio su di lui, visto che il suo coinvolgimento nella storia è durato ben più di qualche sporadica apparizione.

Parto dal mio punto di vista. Le mie domande erano semplici: Chi è? Come si chiama? Quando è nato? Da dove viene? Cosa faceva prima? Lo conoscevano da tanto o è stato un colpo di fortuna trovarlo al momento del bisogno? Era sposato e aveva figli? Nessuno lo ha cercato? Non ha mai avuto un ripensamento dopo aver accettato di abbandonare la sua vita per prendere i panni di Paul McCartney?

Le domande sono tantissime e di riposte certe, come per tutto ciò che riguarda questa storia, sarà difficile averne in tempi brevi. O forse ne avremo qualcuna alla morte dei protagonisti, ma io non ho fretta e auguro lunga vita a tutti quanti. Meglio continuare a speculare sperando che qualcuno, prima o poi decida che si può spiegare qualcosa in più e far venir meno qualche contraddizione. Tanto per levarci la soddisfazione. Nel frattempo possiamo continuare a ragionare, speculare, sospettare e fare qualche volo pindarico. Chissà che tra un tentativo e un altro non si giunga abbastanza vicini alla verità. Progetto ambizioso, la verità.

Tornando a William Campbell, Bill, abbiamo parlato del suo nome quiquiqui e qui. Si, ok, forse mi sono dilungata un po' sull'argomento, ma tanto... chi ha fretta? Abbiamo comunque visto come ci sono forti probabilità che il suo nome sia William.

Oggi invece parleremo della sua data di nascita. Impossibile? Proviamo.

Durante un'intervista dei tempi dei Beatles, Bill afferma di considerare George Harrison come un suo fratello minore, perché lui è più grande di George di un anno e mezzo. Harrison allora lo corregge, dicendo che ha solo otto mesi in più, non un anno e mezzo. Infatti, George è nato a Febbraio del 1943 e Paul a Giugno del 1942.

E se non fosse un errore, quello di Bill? Se lui fosse di un anno e mezzo più grande di George, dovrebbe essere nato a Luglio o Agosto del 1941. 

Tra le indicazioni di Mr. Apollo, una particolarmente fruttuosa è quella che suggerisce di controllare la presenza di indizi nelle canzoni di chi ha collaborato con i Beatles in qualche progetto "fuori dall'ovvio". Tra questi, cita i Bonzo Dog Doo Dah Band, i Badfinger, Klaatu, The Rutles e altri artisti della Apple. Aggiunge che la lista è lunga...

Nel 1974, Bill scrive una canzone che sarà incisa da John Cristie, intitolata 4th Of July, 4 Luglio, se ce ne fosse bisogno. Nella canzone, Bill dice che gli amici gli ricordano che è la sua festa. Da qui, la deduzione che la sua data di nascita potrebbe essere il 4 Luglio 1941.

Ora, prendiamo questa data e facciamo un altro rapido calcolo. Ricordate la copertina di Abbey Road? Va bene, domanda stupida. Ecco, una parte della targa della Volkswagen è 28 IF e per la PID starebbe a indicare che Paul avrebbe 28 anni, alla data di uscita del disco, se fosse ancora vivo. Salvo poi che, in effetti, Paul ne avrebbe 27, visto che il disco risale al settembre del 1969. A questo punto, è stata avanzata l'ipotesi che in alcune culture orientali si calcoli l'età dal concepimento e così tornano i conti. A me però sembra un po' troppo macchinoso, generico e opportunista.

Invece, se Bill fosse nato il 4 Luglio 1941, a Settembre del 1969 avrebbe proprio 28 anni, perciò il riferimento sulla targa, il 28 IF, potrebbe essere riferito a lui. Specie se supponiamo che sia  stata inscenata la sua morte per fargli assumere l'identità di Paul. E anche se consideriamo che la Volkswagen nella copertina di Abbey Road identifica proprio Bill, ma questa la rinviamo ad un'altra puntata.

State in zona...

martedì 11 giugno 2013

Tutti gli strati della cipolla di vetro

Prima di tornare al discorso su Glass Onion, mi sembra doveroso un fuori programma. Negli ultimi giorni, due siti che si occupano di leggende metropolitane hanno gentilmente ospitato due miei articoli in cui introduco Seguendo Mr. Apollo e racconto brevemente il punto di partenza della storia che provo a raccontare.
Qui vorrei ringraziare i proprietari dei siti, Alessio e Alessandro, per la cortesia e la disponibilità che mi hanno dimostrato. Grazie Mille!!
Qualora vi facesse piacere, qui sotto inserisco i link degli articoli, augurandovi una buona lettura.
www.latelanera.com
www.leggendemetropolitane.net
Ovviamente, già che ci siete, sarebbe un peccato non dare un'occhiata anche al resto...

E ora torniamo a Glass Onion. Avete guardato attraverso la cipolla di vetro? Si? E cosa avete visto?

Ok, prima io. Per prima cosa vi propongo un video con la canzone, così, se pure il post non dovesse piacervi, avrete sicuramente ascoltato una canzone fantastica.

Adesso possiamo cominciare. La cipolla ha gli strati ma, se sono di vetro, ogni strato ci mostra quello che c'è sotto. I Beatles hanno costruito strati di apparenza lasciando indizi e mostrando ciò che loro volevano comunicare agli ammiratori. Ogni strato di apparenza va a coprirne un altro, ma se noi ci guardiamo attraverso, possiamo ancora vedere cosa c'è sotto. Uno strato ci dice che Paul è morto, ma è solo finzione e più avanti parleremo anche di quello; il secondo strato è la sostituzione, nel terzo svelano che c'è un sostituto e via così.

Allora, recuperando i post precedenti... Qui abbiamo parlato di Strawberry Fields Forever e Within You Without You; abbiamo ipotizzato come si passasse da una sensazione di stupore per l'allontanamento di Paul, nella prima canzone, alla convinzione che la vita vada avanti e tutto fluisca, nella seconda canzone.

Abbiamo poi ritrovato (quiHello Goodbye, con il riferimento ai tulipani dallo stelo ricurvo e I'm the Walrus, con John Lennon che ci dice che il tricheco era Paul, in piedi sulla sponda di ghisa, io direi nel Magical Mistery Tour. Hello Goodbye parla dello scambio tra Paul e Bill, ma in Glass Onion arriva la precisazione: nel MMT Paul era il tricheco, perciò già allora, dopo qualche mese, Paul era di nuovo con loro.

Rimane (quiLady Madonna, impegnata a sentire la musica nella sua testa, che sbarca il lunario: abbiamo già detto che potrebbe indicare Paul, che non sta troppo bene. E resta anche The Fool on the Hill: lo stupido sulla collina, cioè Bill, che vive ancora là. Lo scambio c'è stato, il motivo è che Paul non stava bene, ma presto compaiono tutti e due. Abbiamo poi visto come il riferimento a Fixing a Hole potrebbe essere diretto a Bill che, sostituendo Paul, sta tappando un buco nell'oceano, cosa impossibile.

L'ultimo riferimento è invece diretto a chi ascolta: chiede di fare gli incastri a coda di rondine, di mettere insieme i pezzi del puzzle e guardare attraverso la cipolla di vetro.


venerdì 7 giugno 2013

La cipolla di vetro (2)

Abbiamo dedicato gli ultimi post (qui e qui) a Glass Onion e abbiamo visto come, in questa canzone, John Lennon faccia riferimento agli "indizi" e come invece sembri voler comunicare qualcosa di più complesso.

Vediamo gli ultimi?

"Lady Madonna, che prova a sbarcare il lunario".
Qui abbiamo visto un primo riferimento a Lady Madonna, a cui si rimprovera di rimanere a letto mentre i figli stanno ai suoi piedi. Non si capisce come sbarchi il lunario, rimane sdraiata ad ascoltare la musica nella sua testa. Abbiamo detto che probabilmente si riferisce allo stato di salute di Paul, ma in seguito vedremo anche gli altri indizi presenti in questa canzone.

"Ti ho parlato dello stupido sulla collina, ti ho detto che vive ancora lì". 
Ecco un'altro indizio importante: The Fool on the Hill. Penso che questa canzone sia l'emblema della solitudine e parli di Bill. Pensiamo un po': Bill entra nei Beatles quando il gruppo è all'apice del successo; va a sostituire Paul, per il quale è stato messo su tutto il "circo"; gli altri conoscono tutto e lui no, è solo una pedina. Nella canzone, Bill descrive la sua situazione: si sente solo e gli altri credono che lui sia uno stupido. Però Glass Onion ci dice che lui è ancora lì. 

"Beh C'è un altro posto in cui puoi essere: tappando un buco nell'oceano, provando un incastro a coda di rondine, guardando attraverso la cipolla di vetro".
Non sfugge un altro riferimento: Fixing a Hole, tappando un buco. Ufficialmente l'idea per la canzone venne a McCartney mentre faceva delle riparazioni in casa, ma il riferimento a Bill è chiarissimo: lui sta tappando il buco che Paul ha lasciato nel gruppo. John si riferisce al fatto di tappare un buco nell'oceano, forse ritenendo che Bill cerca di fare una cosa impossibile. 

Continua poi chiedendo di fare un incastro a coda di rondine, cioè di incastrare i pezzi del puzzle e guardare attraverso la cipolla di vetro. Tutto questo, come è ovvio, ci porta a pensare che esista un intero quadro in cui incastrare tutti i pezzi del puzzle.

Non resta che provarci: incastriamo i singoli versi di Glass Onion, per vedere attraverso la cipolla di vetro. 

Vi aspetto nei prossimi giorni per l'ultima puntata.


martedì 4 giugno 2013

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domenica 2 giugno 2013

La cipolla di vetro

Pronti per la seconda tappa del viaggio all'interno della cipolla di vetro?

Abbiamo visto nell'ultimo post, quale sia l'importanza della canzone Glass Onion, per la PID e per la nostra storia. John Lennon ci sta mostrando, attraverso questo brano, alcuni posti in cui andare. I primi due versi ci mostrano Strawberry Fields Forever e Within You Without You.

Ora andiamo avanti.

"Guardando attraverso i tulipani dallo stelo ricurvo, per vedere come vive l'altra metà. Guardando attraverso la cipolla di vetro".
Sembra una caccia al tesoro, vero?


Questo, qualora fosse necessario, è il video di Hello Goodbye. Se guardate bene, al minuto 2:53, si vede ampiamente lo sfondo: un disegno un po' stilizzato di... fiori col gambo ricurvo, probabilmente dei tulipani

Hello Goodbye è palesemente la canzone dello scambio. Dice:
"Tu dici si, io dico no. Tu dici stop, io dico vai vai vai... Tu dici addio, io dico ciao".
Anche di questa canzone parleremo diffusamente, ma per ora ci basta capire che Glass Onion ci rimanda a Hello Goodbye per "vedere come vive l'altra metà", cioè per vedere come vive Bill, l'altra metà di Paul.

"Ti ho parlato del tricheco e me, sai che non potremo essere più vicini di così. Bene, qui c'è un altro indizio per voi tutti, il tricheco era Paul, in piedi sulla sponda di ghisa."
Di questo verso abbiamo già detto qualcosa: il fatto che Lennon dica che ci dà un altro indizio ci porta a pensare che in passato ne ha già dato altri. Se è per questo, anche in questa canzone ne ha dato altri. E' verissimo: ne ha dati altri, anche se perlopiù sono stati fraintesi.

Qui ad esempio, dicendo che il tricheco era Paul crea un altro equivoco. Breve riassunto.
1. Lennon scrive e canta la canzone I'm The Walrus. Quindi è lui il tricheco.
2. All'interno della copertina del Magical Mistery Tour, accanto al titolo della medesima canzone, c'è un appunto in corsivo "No, non sei tu, disse la piccola Nicola". Nicola è la bambina che si vede nel film accanto a John e George. Non capiamo il perché, ma dice che il tricheco non è John.
3. In Glass Onion, John afferma che il tricheco era Paul.
La saga del tricheco continua, ma per ora ci fermiamo qui. E' decisamente un argomento che merita più attenzione.

Quindi il tricheco era Paul ma Glass Onion ci dice che era Paul, in piedi sulla sponda di ghisa. Nel video di I'm The Walrus, ad un certo punto, si vede il tricheco in piedi su una sponda, quindi il testo potrebbe riferirsi a quello e potrebbe significare che, nel Magical Mistery Tour, in quella scena il tricheco era Paul, al punto che la bambina dice che il tricheco non è John, perché forse ha visto Paul indossare lo stesso costume. Oppure il commento è stato posto per confondere le acque.
Comunque, per me, la domanda "chi è il tricheco?" arriva per seconda. La prima è "cosa significa essere il tricheco?" Ci arriviamo...ci arriviamo...

Cominciate a vedere qualcosa attraverso la cipolla di vetro?