lunedì 30 giugno 2014

Bill e la banda in fuga

Eccoci di nuovo.. Post ricco oggi!!!

Nella mia solita distrazione ho notato che, qui nel blog, non ho mai pubblicizzato seriamente la pagina Facebook di Seguendo Mr. Apollo. Poteva mancare una pagina ufficiale del libro? Qualcosa che consentisse il confronto flessibile delle idee e lo scambio delle intuizioni sulla sostituzione di Paul McCartney e sugli indizi lasciati dal buon Mr. Apollo? Certo che poteva mancare, ma è stata fatta comunque. E allora, perché non dare un'occhiata anche a quella? Per chi non vi fosse ancora passato, il link è questo. Se vi va di commentare, siete i benvenuti e ovviamente, non dimenticate di lasciare un like sulla pagina!! 

Detto questo, proprio su Facebook, qualche settimana fa, un amico della pagina mi ha segnalato un nuovo video di Band on the Run molto intrigante.

Band on the Run è contenuta nell'omonimo album del 1973 ed è stata presa in considerazione dai teorici della PID solo per una frase: "Beh l'impresario di pompe funebri tirò un sospiro vedendo che nessun altro era venuto". Da qui è stato dedotto il riferimento ad un funerale falso, ovviamente quello di Paul.

Secondo me, c'è tanto altro di interessante e più passa il tempo, più mi sembra che venga aggiunto qualcosa. Non vi secca se approfondiamo un po'? 

"Bloccato in queste quattro mura, spedito dentro per sempre, non ho mai visto nessuna dolce come te, mamma. Se mai uscirò da qui, ho intenzione di donare tutto a un ente di carità, tutto ciò di cui ho bisogno è una pinta al giorno, se mai uscirò da qui.
Beh, la pioggia esplose con un tuono fragoroso e noi cademmo nel sole, e il primo dice al secondo spero che ti stia divertendo là [...] E il secondino e il marinaio Sam stavano cercando tutti, per la banda in fuga".

Negli ultimi post, QUI e QUI, abbiamo analizzato l'ipotesi che Bill avesse un passato non proprio morigerato, perciò anche qui il riferimento alle quattro mura e a una condanna "lunga" non ci stupisce più di tanto. Dice che pur di uscire donerebbe tutto ciò che ha a un ente benefico, giacché ha bisogno solo di una pinta al giorno.
A questo punto lo scenario cambia e la canzone parla di un evasione durante un temporale. Qui troviamo una frase difficile da ignorare: "il primo dice al secondo spero che ti stia divertendo là". Solo a me viene da pensare che il primo è Paul e il secondo è Bill?
Alla fine della strofa facciamo la conoscenza di due personaggi: il secondino e il marinaio Sam. Tenete a mente il secondo, tornerà presto nei nostri discorsi.

"Bene, l'impresario di pompe funebri tirò un grosso sospiro vedendo che nessun altro era venuto, e una campana stava suonando nella piazza del villaggio per i conigli in fuga. Beh, la notte stava cadendo mentre il mondo deserto cominciò a tranquillizzarsi. Nella città ci stavano cercando ovunque, ma non saremo mai trovati. Banda in fuga... E il giudice di contea, che serba rancore, cercherà ancora a lungo la banda in fuga".

Dell'impresario abbiamo già detto: anche secondo me si tratta di una morte inscenata. Ma non penso si tratti di quella di Paul, ma di quella di Bill: tutta l'operazione sarebbe stata molto più semplice se Bill fosse stato considerato morto. Più avanti aggiungeremo altri indizi sulla finta morte ma per ora ci fermiamo a questo.

Ora torniamo al video più recente.


Il tema dell'evasione è chiarissimo. Ottima l'idea delle parole che compongono il paesaggio e gli oggetti. E proprio queste ci offrono qualche spunto: siccome nulla è più ingannevole dell'ovvio, il mio primo istinto è stato verificare se le parole quadravano col contenuto.

- Sulla strada che porta alla prigione, o via dalla prigione, c'è scritto Drive Way: indica una strada privata che connette una casa o un garage con la strada pubblica. La via di fuga? Mah.

- Dopo che si apre il cancello, si solleva il passaggio a livello per lasciar passare gli uccelli. E' una cosa che non ha molto senso perché gli uccelli passerebbero comunque, anche con la barriera abbassata. Che anche l'evasione sia stata "assistita"?

- Quando si vedono i tre omini che scappano, su tutto il corpo c'è scritto Band on the Run, nei piedi c'è scritto Running, e fin qui ci sta. Nelle mani, invece, troviamo 1st, first, primo. E se intendesse first hand, prima mano? Potrebbe significare che la storia arriva direttamente dalla fonte e che quindi viene raccontata un'esperienza vissuta e non una storia inventata.

Io direi che ce n'è abbastanza per avanzare nel nostro puzzle. Aspetto le vostre opinioni o intuizioni sul video di Band on the Run. O sul resto, fate voi.

lunedì 16 giugno 2014

Via dal Dipartimento di Polizia

Beh, bentornati!!!

Che ne dite di andare avanti con l'ultimo argomento trattato? Come, quale??
Ripassino in questo post sul passato di Bill. Che ci crediate o no, io trovo questa parte della storia davvero appassionante. Abbiamo detto che le canzoni di Bill sono colme di riferimenti a prigioni, galeotti, sbarre e via così. Decisamente troppi per considerare il tutto come mera coincidenza.

Oggi vediamo qualche altra canzone. Tranquilli, non tante come nell'altro post, ma c'è qualche riferimento interessante ancora da vedere.

Let's go.

Not Such a Bad Boy [Non un ragazzo così cattivo] è una canzone del 1984 e in questa "McCartney" racconta che rideva dei suoi professori, che loro tenevano le slot machine in piscina, che non lo capivano e non lo capiranno mai. Ma, se potesse, direbbe ancora loro che non è più un ragazzo così cattivo. Afferma poi di aver parlato col suo avvocato (di nuovo??!!), che ha pagato la sua cauzione. Chiede se qualcuno può farlo uscire da quella prigione orribile; sa che il crimine non paga e sarà fuori in un paio di giorni.

Si, decisamente ermetica, ma con qualche riferimento interessante. Il primo è quello alla scuola e agli insegnanti: ne avevamo già parlato QUI. In quell'occasione avevo anche sottolineato un fatto singolare. Bill in questa canzone dice che i suoi professori tenevano le slot machine in piscina e io avevo sottolineato come un fatto simile non potesse verosimilmente essere riferito ai professori della scuola canonica, ma potesse invece riferirsi ai Beatles o chi, in quel periodo, insegnava a Bill come essere Paul. Una conferma in questo senso l'avevo trovata nella biografia di John Lennon scritta da Philip Norman, dove si racconta che Lennon, nella sua tenuta di Weybridge, Surrey, aveva una piscina hollywoodiana e una stanza per le slot machine. Se colleghiamo i concetti espressi in questa canzone ne deduciamo che Bill vorrebbe dire agli altri che non è più un ragazzo così cattivo, con ciò implicando ovviamente che prima lo era.

Altra canzone: I Use to be Bad [Ero cattivo,1997]. Ahia.
Anche qui Bill torna sull'argomento: era cattivo ma ora non lo è più. Dice di essere stato messo su uno scaffale, cioè di essere stato messo da parte e tenuto senza fare nulla. Rivela che ha un carattere dolce e che gli piace divertirsi. Ribadisce anche qui di aver imparato la lezione tanto tempo fa.

Ed ora possiamo aggiungere qualcosa su una delle mie canzoni preferite: She Came in Through The Bathroom Window. Abbiamo più volte detto, a proposito della PID, che era stato dedotto che il sostituto di Paul McCartney fosse un ex poliziotto da una frase di questa canzone: "Così ho lasciato il Dipartimento di Polizia per trovarmi un lavoro fisso". E avevamo spesso commentato come in effetti fare il poliziotto fosse già un lavoro fisso. Ma qui il punto è un altro. Alla luce degli ultimi post, vien fuori una domanda: chi possiamo trovare in un Dipartimento di Polizia? Solo i poliziotti, o anche i criminali? 
A me sembra che dire che ha lasciato il Dipartimento di Polizia e che non è più così cattivo, forse, in buona sostanza, hanno lo stesso significato.

Beh, vi aspetto per il prossimo giro. L'argomento si fa sempre più interessante, ve lo assicuro.

Ma io sono di parte.


martedì 3 giugno 2014

Bill e la vita spericolata

Alzi la mano chi ricorda di cosa abbiamo parlato l'ultima volta...

Ok, riprendiamo da lì: breve ripasso e poi si va avanti. Nell'ultimo post, cercavamo di capire di cosa si occupasse Bill prima di prendere posto nei Beatles e sostituire Paul McCartney. Dicevamo che probabilmente era un artista di strada e lo deducevamo dai vari indizi lasciati qua e là. Andiamo avanti?

Eeeeh si. Ma a questo punto mi corre l'obbligo di avvertirvi che nel post che segue analizzerò diversi testi e riferimenti delle canzoni del buon McCartney. In passato mi è stata rimproverata un'insana passione per gli indizi lasciati nei testi delle canzoni, ma ragioniamo: se dovesse risultare vera la mia teoria, per cui c'è un uomo che vive senza esistere; che per tutta la vita, con o senza la sua volontà, veste i panni di un cantante famoso; che vuole raccontare la sua storia e l'unico strumento ragionevole che ha per farlo sono le canzoni che scrive e canta. Beh, voi dove li cerchereste gli indizi? 

Non vi faccio firmare una liberatoria, ma ritenetevi avvisati.

Allora. Abbiamo parlato del video When We Was Fab di George Harrison, in cui si vede il cantante, in versione busker che chiede, tra l'altro, l'elemosina ai passanti. Mentre passa un uomo, che getta qualche spicciolo nel bicchiere di Harrison, una mano esce dalla giacca di quest'ultimo per sfilargli il portafoglio dalla tasca. E qui arriviamo a toccare un altro argomento. Ricordate che abbiamo ricordato che Mr. Apollo disse che il passato di Bill era stato "imbiancato" e che erano stati fatti molti sforzi per tenerlo lontano dai suoi precedenti impegni?

Ecco, diciamo che forse Bill non conduceva proprio una vita morigerata e guarda il caso, tra i vari indizi che lascia nelle sue canzoni, quelli più ricorrenti sono proprio quelli che riguardano prigioni, sbarre, arresti e via così. 

1882 [1970], parla di un ragazzo che viene arrestato e condannato perché ha rubato del pane per la madre malata.

In Give Ireland Back To The Irish [1972], troviamo un riferimento a un uomo chiuso in una prigione, che somiglia a lui e si chiede se dovrebbe reagire o impazzire.

In Band on the Run [1973], il protagonista si trova chiuso tra quattro mura e spedito dentro per sempre. Non sa se uscirà ma se mai succederà, promette di donare tutto a un ente di beneficenza, perché lui ha bisogno solo di una pinta al giorno.

Con The Note You Never Wrote [1976], afferma che è stato arrestato sulla spiaggia, portando un certo quantitativo di documenti governativi.

In Time to Hide [1976], ammette che sta scappando dalla legge perché altrimenti lo mettono dentro e che scappa da quando nemmeno Dio lo ricorda. Questa canzone è accreditata a Denny Laine, nel periodo dei Wings, perciò siamo tenuti a includerla ma con beneficio d'inventario.

Nell'ultima strofa di London Town [1978], racconta che una domenica pomeriggio, mentre camminava per strada, è stato arrestato da uno sbirro (la canzone usa il termine Rozzer).

E ancora. Il video di Ebony and Ivory è ambientato in un penitenziario; in Cage, Bill dice di essere in prigione e chiede alla sua donna di farlo uscire; in No Values, richiama Artful Dodger, celebre personaggio di Oliver Twist di Dickens, un borseggiatore, appunto. In Once Upon a Long Ago, si lamenta di suonare la chitarra su un palco vuoto, contando le sbarre di una gabbia di ferro.

Avete le vertigini? Se non passano entro tre minuti e mezzo, fatevi vedere da un otorino, potrebbe essere labirintite.

Mettiamola così. I puzzle di oggi servono per comporre qualcosa di uniforme ma imprescindibile, come il cielo, per esempio. Però, adesso ho io una domanda  per voi: così tanti riferimenti a un singolo argomento, possono essere casuali? 

Se vi va, mi trovate qui. Tornate pure, quando vi passano le vertigini...