Alzi la mano chi ricorda di cosa abbiamo parlato l'ultima volta...
Ok, riprendiamo da lì: breve ripasso e poi si va avanti. Nell'ultimo post, cercavamo di capire di cosa si occupasse Bill prima di prendere posto nei Beatles e sostituire Paul McCartney. Dicevamo che probabilmente era un artista di strada e lo deducevamo dai vari indizi lasciati qua e là. Andiamo avanti?
Eeeeh si. Ma a questo punto mi corre l'obbligo di avvertirvi che nel post che segue analizzerò diversi testi e riferimenti delle canzoni del buon McCartney. In passato mi è stata rimproverata un'insana passione per gli indizi lasciati nei testi delle canzoni, ma ragioniamo: se dovesse risultare vera la mia teoria, per cui c'è un uomo che vive senza esistere; che per tutta la vita, con o senza la sua volontà, veste i panni di un cantante famoso; che vuole raccontare la sua storia e l'unico strumento ragionevole che ha per farlo sono le canzoni che scrive e canta. Beh, voi dove li cerchereste gli indizi?
Non vi faccio firmare una liberatoria, ma ritenetevi avvisati.
Allora. Abbiamo parlato del video When We Was Fab di George Harrison, in cui si vede il cantante, in versione busker che chiede, tra l'altro, l'elemosina ai passanti. Mentre passa un uomo, che getta qualche spicciolo nel bicchiere di Harrison, una mano esce dalla giacca di quest'ultimo per sfilargli il portafoglio dalla tasca. E qui arriviamo a toccare un altro argomento. Ricordate che abbiamo ricordato che Mr. Apollo disse che il passato di Bill era stato "imbiancato" e che erano stati fatti molti sforzi per tenerlo lontano dai suoi precedenti impegni?
Ecco, diciamo che forse Bill non conduceva proprio una vita morigerata e guarda il caso, tra i vari indizi che lascia nelle sue canzoni, quelli più ricorrenti sono proprio quelli che riguardano prigioni, sbarre, arresti e via così.
1882 [1970], parla di un ragazzo che viene arrestato e condannato perché ha rubato del pane per la madre malata.
In Give Ireland Back To The Irish [1972], troviamo un riferimento a un uomo chiuso in una prigione, che somiglia a lui e si chiede se dovrebbe reagire o impazzire.
In Band on the Run [1973], il protagonista si trova chiuso tra quattro mura e spedito dentro per sempre. Non sa se uscirà ma se mai succederà, promette di donare tutto a un ente di beneficenza, perché lui ha bisogno solo di una pinta al giorno.
Con The Note You Never Wrote [1976], afferma che è stato arrestato sulla spiaggia, portando un certo quantitativo di documenti governativi.
In Time to Hide [1976], ammette che sta scappando dalla legge perché altrimenti lo mettono dentro e che scappa da quando nemmeno Dio lo ricorda. Questa canzone è accreditata a Denny Laine, nel periodo dei Wings, perciò siamo tenuti a includerla ma con beneficio d'inventario.
Nell'ultima strofa di London Town [1978], racconta che una domenica pomeriggio, mentre camminava per strada, è stato arrestato da uno sbirro (la canzone usa il termine Rozzer).
E ancora. Il video di Ebony and Ivory è ambientato in un penitenziario; in Cage, Bill dice di essere in prigione e chiede alla sua donna di farlo uscire; in No Values, richiama Artful Dodger, celebre personaggio di Oliver Twist di Dickens, un borseggiatore, appunto. In Once Upon a Long Ago, si lamenta di suonare la chitarra su un palco vuoto, contando le sbarre di una gabbia di ferro.
Avete le vertigini? Se non passano entro tre minuti e mezzo, fatevi vedere da un otorino, potrebbe essere labirintite.
Mettiamola così. I puzzle di oggi servono per comporre qualcosa di uniforme ma imprescindibile, come il cielo, per esempio. Però, adesso ho io una domanda per voi: così tanti riferimenti a un singolo argomento, possono essere casuali?
Se vi va, mi trovate qui. Tornate pure, quando vi passano le vertigini...
Sempre più brava ...
RispondiEliminaGrazie Sun King!!! :o)
EliminaSempre più brava ....
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RispondiEliminaComplimenti Consuelo,sei bravissima.No non sono casuali,in Giappone a quanto pare gli presentano sempre il conto al nostro amico Bill.
RispondiEliminaGrazie Giancarlo!!! Si, questa volta è questione di karma, io al posto suo non ci tornerei più.. :o) Il sushi lo può mangiare a casa!!!
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