L'ultimo post che ho scritto, era dedicato al video di
Queenie Eye, dove abbiamo trovato ancora qualche richiamo a quella vecchia storia dei piedi scalzi di Paul McCartney.
Eppure, su
Queenie Eye, a mio parere, c'è ancora qualcosa da dire. Per l'esattezza, due cose.
La prima: il titolo.
Queenie eye è un gioco per bambini, si gioca con la palla e un certo numero di giocatori. Uno di questi,
the queenie, volta le spalle agli altri, lancia una palla sopra la spalla e uno degli altri giocatori deve afferrarla. Tutti nascondono le mani dietro la schiena e cantano
"queenie eye, queenie eye chi ha la palla..." Chi l'ha lanciata deve indovinare chi la nasconde e se indovina, il giocatore con la palla deve ammettere di averla o è automaticamente fuori, OUT.
Si, sono sicura che sia più divertente giocarci che spiegarlo. Tuttavia, andava fatto. Da tre anni, guardo e riguardo i concerti e le apparizioni di Paul McCartney, cercando di capire chi in effetti appaia, se lui o Willie Campbell. Quando ho letto come si svolge questo gioco,
ho capito che in realtà ci sto giocando fin dall'inizio, così come tutti quelli che stanno cercando di capire chi ha la palla. Chi è sulla scena? E' Paul? E' Bill? Per chi crede alla PID, è Faul, che ha sostituito Paul? Beh, poco importa, qualcuno "ha la palla" e gestisce il gioco e noi ci sforziamo di indovinare.
La seconda: la prima parte della canzone.
Dice:
"C'erano regole che tu non mi hai mai detto, non hai mai messo insieme un piano. Tutte le storie che mi hai venduto non mi hanno aiutato a capire. ma io dovevo farlo funzionare. Non avevo nessuno che potesse aiutarmi, così alla fine è venuto fuori che dovevo farlo da solo".
Per chiunque se lo stia chiedendo, la risposta è: no, nel resto della canzone non spiega a cosa si riferisce. E non si capisce nemmeno come questo si possa collegare al riferimento al gioco, ovviamente se quella del gioco non è una metafora e McCartney si riferisce unicamente a quando da piccolo giocava a palla. Se invece quella è una metafora, possiamo provare a dare un senso anche a questi versi.
Riassunto. Bill sostituisce Paul qualche volta prima del '66 e stabilmente dopo il '66, sebbene da un certo punto in poi, anche Paul partecipi ai lavori del gruppo. Dopo lo scioglimento dei Beatles, la collaborazione tra Paul e Bill continua e, a mio parere, i due si sono divisi la scena fino ai nostri giorni.
Detto questo, dobbiamo tenere in considerazione che Bill, fin da principio prova a raccontare l'accaduto, "ciò che succedeva dietro le tende", come diceva Apollo C. Vermouth.
E adesso, possiamo vedere qualche collegamento.
In
questo post, abbiamo visto come Bill abbia più volte usato il concetto della scuola e dei professori per riferirsi ai Beatles e al suo periodo nel gruppo. In particolare, in
Feet in the Clouds, dice che i suoi professori lo dirigevano ma erano disconnessi e lui ha fatto a modo suo. In
Queenie Eye afferma che non c'era un piano, che nessuno lo poteva aiutare e, alla fine ha dovuto fare da solo. Che dire?
Un'altro punto più volte ripreso da Bill è che lui non aveva capito qualcosa che lo ha messo nei guai. Un esempio è
Maybe I'm Amazed: qui dice che forse è un uomo solo nel mezzo di qualcosa che non ha davvero capito e chiede alla sua donna di aiutarlo a capire.
Tanti anni dopo, in
Ever present Past, dice che non aveva capito una parola di quello che gli altri dicevano ma è rimasto e alla fine ha capito, e ancora, che non voleva partecipare al "loro" gioco, ma è passato tutto in un flash. Ribadisco che ogni volta che ci sono questi concetti, nelle canzoni non si fa riferimento ad altro, non si può dedurre che si parli di qualcos'altro in particolare.
Riprendendo
Queenie Eye, (io direi) Bill afferma che c'erano regole che non gli sono state rivelate, che non c'era un piano e che le storie che gli hanno venduto non lo hanno aiutato a capire (come in
Maybe I'm Amazed), ma continua dicendo che non c'era nessuno che lo potesse aiutare e che alla fine ha dovuto far funzionare tutto da solo.
Che Bill stia continuando a raccontare ancora quella stessa storia? A me sembra di si, specie se consideriamo che,
Maybe I'm Amazed è stata pubblicata nel 1970 e tutta la canzone è al presente: sta descrivendo una situazione in cui allora era coinvolto.
Feet in the Clouds e
Ever Present Past sono del 2007 e sono al passato, come se stessero raccontando fatti successi tempo fa, e lo stesso possiamo dire per
Queenie Eye.
Per questa puntata abbiamo giocato abbastanza... Alla prossima!!!