mercoledì 8 maggio 2013

Uno di noi non sta bene: le canzoni

Ricapitoliamo. 

1. Qualche post fa, abbiamo inaugurato la sezione "Uno di noi non sta bene". Abbiamo visto come Paul McCartney, in un'intervista del 2009, abbia ammesso di aver avuto problemi di nervi a metà degli anni Sessanta e di come questo, quasi lo indusse a lasciare i Beatles. Facciamo attenzione: quel QUASI distingue questa teoria da tutte le altre!!!

2. Ricordando che, in modo arbitrariamente indegno, stiamo usando la copertina di Sgt. Pepper come Stele di Rosetta, abbiamo anche sottolineato che sulla cover ci sono ben due psicanalisti, Jung e Freud, e un filosofo che per il troppo lavoro mentale ha avuto problemi psichiatrici, Nieztsche.

3. In questo post, abbiamo visto poi, come Paul McCartney apparisse, già a metà del 1966, stanco e depresso. Chiarissimi in proposito, i video di Paperback Writer e Rain.

4. Infine, proprio la canzone Paperback Writer parla di una persona che, contro il parere di tutti, vuole cambiare mestiere e diventare uno scrittore di novelle.

Ora vediamo qualche altra canzone dei Beatles in cui l'argomento torna in modo sospetto.

All Together Now [Tutti insieme adesso, 1967]
"A, B, C, D, posso portare il mio amico per il tè? E, F, G, H, I, J ti amo... Nero, bianco, verde, rosso, posso portare il mio amico a letto? Rosa, marrone, giallo, arancio e blu, ti amo..."


Può una simpatica filastrocca nascondere qualcosa di sospetto? Vediamo...

La canzone associa i numeri e le lettere a concetti semplici come "taglia l'albero" o "salta la corda". Nel bel mezzo del brano, troviamo queste due frasi: "posso portare il mio amico per il tè?" e "posso portare il mio amico a letto?" La prima appare leggermente fuori posto, ma può essere intesa come se, essendo invitato anche lui, chieda educatamente di poter portare anche un suo amico a prendere il tè. Tuttavia, accostata alla seconda frase, comincia ad assumere un altro significato. Pare che il suo amico non stia troppo bene, se ha bisogno di essere portato a prendere il tè o accompagnato a letto. A meno che John, il suo amico, non lo voglia portare a letto... a scopo ludico. Pur non escludendolo, mi pare un riferimento troppo smaccato: non credo abbia rischiato la censura per una canzone simile.

Come Together [Venite insieme, 1969].
Questa canzone è nata per una campagna elettorale e il titolo riproduceva uno slogan politico, ma non è stata utilizzata a tale scopo e Lennon l'ha adattata alla necessità. Lui stesso spiegò che la canzone parlava di loro, dei Beatles. Solo che lo fa in modo enigmatico: è difficile da interpretare, se non impossibile; i versi sono slegati e non si capisce se ogni frase sia una elencazione di caratteristiche riferite alla stessa persona, oppure no. Diciamo che Nostradamus in confronto, era un dilettante.


Un esempio: "lui è veramente un santo tritasassi" dovrebbe riferirsi allo spirituale Harrison e "lui ha gli stivali da tricheco" sarebbe per McCartney. A un certo punto, John parla di qualcuno che "se ti tiene sulla sua poltrona puoi sentire la sua malattia". Da qui possiamo dedurre che uno di loro non sta DECISAMENTE bene.

Continuiamo la prossima volta? Vi assicuro che altre insospettabili canzoni possono riservare incredibili sorprese...

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