Con la mia traduttrice avevamo deciso che, avendo quasi finito le traduzioni di Seguendo Mr. Apollo, quello che ci voleva era un bel "sopralluogo", un viaggio nei luoghi dei Beatles alla ricerca di conferme alla mia teoria. Ammettiamolo pure: non potevamo certo aspettarci le impronte ancora fresche, ma tant'è, l'entusiasmo era proprio quello.
Guarda il caso, in Inghilterra si festeggiava il Giubileo di Diamante della Regina Elisabetta II, cioè i sessant'anni di regno della Regina. Il giorno del nostro arrivo, il 4 Giugno, coincideva con il concerto che si teneva in suo onore davanti ai cancelli di Buckingham Palace.
Potevamo mancare?
Si, ma l'idea non ci piaceva, così pianificammo tutto: in aereo fino a Manchester, dall'aeroporto al centro città in treno, e fino a Londra in corriera. Se tutto avesse funzionato alla perfezione, saremmo state puntuali per l'inizio del concerto.
Con molte mosse, poco calibrate, alla fine siamo riuscite a perderci il concerto, a fare un certo numero di trasferimenti inutili e a regalare un po' di soldi ai trasporti inglesi.
Così, il nostro soggiorno iniziava con un po' di delusione sciolta in un pittoresco e gaio festeggiamento.
E il concerto? Lo abbiamo visto in televisione, commentando, di tanto in tanto, che c'era troppa gente, che doveva essere proprio scomodo essere lì in mezzo... che in fondo non ci saremmo nemmeno divertite...
...E tutto questo, solo per introdurre l'indizio di oggi.
Ovviamente, il concerto a Buckingham Palace era un grosso evento e veniva chiuso dal più alto in grado tra tutti i cantanti inglesi: Paul McCartney.
I cantanti, prossimi a salire sul palco, venivano presentati in vario modo, alcuni in modo affettuoso, altri in modo simpatico. McCartney, in modo decisamente strano.
Dal video possiamo vedere che Paul McCartney è stato presentato dal comico Peter Keye, vestito da buffone (suppongo), e fin qui niente di strano. Tuttavia, alla fine della presentazione possiamo sentire distintamente il nome che pronuncia Keye: Paul Winston McCartney!!! Come tutti sanno, il suo nome per esteso è James Paul McCartney, mentre Winston era il secondo nome di John Lennon. Mistero.
Sul significato dell'episodio, nessuna spiegazione: Paul, se l'ha notato, non ha dimostrato di esserci rimasto male o di rimanerne nemmeno stupito o offeso. La stampa non si è interessata minimamente della cosa, sebbene fiumi di inchiostro siano stati versati a proposito del colore dei vestiti o dei capelli delle altre star.
Solo su Internet ci si è posti il dubbio: è stato un errore? O piuttosto qualcuno ha voluto ricordare a Sir Paul che se stava sul QUEL palco era per via di quel Winston con cui aveva lavorato tanto tempo fa? Può essere, e a me è stato chiaro qualche giorno dopo a Londra, quando, alla nostra domanda su dove fosse Abbey Road, una simpatica signora ci chiese: "Quella del disco dove Lennon attraversa sulle strisce?", come se gli altri tre avessero attraversato da un'altra parte. Mah.
Ad ogni modo, io ho fatto una mia considerazione, che rimane solo un'opinione. Bill, da anni ormai cerca di far capire la verità, spesso richiamando l'attenzione con qualche stranezza. Se questa fosse una di quelle volte, l'ipotesi sarebbe sostenuta dalla mancata presa di posizione di McCartney dopo l'"errore" di Keye.
Se fosse una di quelle volte, è rimasta inascoltata e incompresa al pari di tutte le altre. Peccato.
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