lunedì 13 maggio 2013

Tra cani e madonne nel giardino del polpo

Eccomi qui.
Pronti per un altro giro tra i meandri delle canzoni dei Beatles?

Ultimi post della sezione "Uno di noi non sta bene".

Abbiamo visto qui e qui che parlano di questo argomento Paperback Writer, All Together Now e Come Together. Ora ne vediamo qualche altra.

Hey Bulldog [1968].
"Cane pastore, in piedi sotto la pioggia... Infantile, nessuno capisce il coltello a serramanico nelle tue mani sudate. Un certo tipo d'innocenza si misura in anni, tu non sai cosa vuol dire ascoltare le tue paure".


Adoro questa canzone e ne parleremo anche a proposito di un altro argomento. Qui ci interessa la prima strofa, quella riportata sopra. Vediamo:

Punto primo: tra loro l'unico ad avere un cane pastore è Paul: si chiama Martha e si vede in tante fotografie dell'epoca. Lo porta ovunque e vive in casa con lui. Nessuno che tenga tanto al suo cane lo lascerebbe sotto la pioggia.

Punto secondo: la canzone parla di qualcuno che sembra un bambino e Paul era considerato "carino", proprio per i suoi lineamenti infantili.

Punto terzo: il protagonista stringe tra le mani sudate un coltello a serramanico ma nessuno lo capisce: sembra descrivere la reazione violenta di chi affronta nemici che gli altri non possono vedere.

Ad ogni buon conto, John lo considera benevolmente e misura la sua innocenza in anni: forse gli anni di stress che lo hanno portato a stare così? Ribadisce poi che è difficile ascoltare le paure dell'altro ma che, se vuole parlare, troverà lui ad ascoltarlo.

Lady Madonna [1968]
"Lady Madonna, i bambini ai tuoi piedi, mi chiedo come fai a sbarcare il lunario... Lady Madonna, sdraiata nel tuo letto, ascoltando la musica nella tua testa".

Anche su Lady Madonna torneremo in altre occasioni, ma già da questi pochi versi capiamo qualcosa: a Lady Madonna viene rimproverato di non curarsi dei suoi bambini e non si capisce come li possa mantenere. Tuttavia, il fatto che sia coricata a letto e ascolti la musica che suona nella sua testa, ci fa pensare a qualcuno che è depresso, più che a qualcuno che è pigro.

Octopus Garden [1969].
Letteralmente, il titolo è Il Giardino del Polpo ed è stata scritta da Ringo Starr, durante un viaggio in Sardegna. A parte l'assonanza tra Paul e polpo, certamente a Ringo avranno spiegato che il polpo si costruisce davanti alla sua tana in fondo al mare, una sorta di giardino fatto di alghe, sassi, conchiglie e rocce. Quando si avvicina un nemico più forte, il polpo si ritira nella sua tana, trascinandosi dietro i suoi gingilli a coprire l'entrata del suo rifugio. E' sostanzialmente una strategia di difesa.
A parte questa pittoresca divagazione, Ringo, nella canzone, dice che dovrebbero incontrarsi tutti nel giardino del polpo per essere contenti insieme, e, come in Lady Madonna, si parla di qualcuno che si isola dal resto del mondo.

Che ne dite? Si fa interessante?
Vi aspetto per la prossima puntata...

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