Prima, io direi di sgombrare il campo da qualche equivoco:
1. Apollo dice che diversi ragazzi si sono prestati a sostituire Paul prima dello scioglimento dei Beatles nel 1970, sia da un punto di vista visivo che sonoro, diciamo così. Afferma anche che dopo lo scioglimento, invece, i "Paul" che si vedevano erano due e quelli che si sentivano erano tre. Quindi, visto che Apollo, nei suoi post, insiste sul fatto che Paul non è morto, ma che anzi a un certo punto rivuole il suo posto nel gruppo, possiamo dedurre che dopo lo scioglimento dei Beatles, tutti abbiamo visto Paul McCartney e un suo sostituto, quello su cui, a dirla con Apollo, è ricaduta la genesi della storia, quello che noi finora abbiamo chiamato Bill.
2. Come abbiamo già visto qui, Apollo sostiene che il nome Billy Shepherd, nome che è stato attribuito più volte al sostituto, fosse in realtà un nome di sua invenzione. Era un nome fittizio, che identificava "il sostituto". Proprio per il fatto che più di una persona aveva sostituito Paul, loro avevano stabilito un nome per identificare chi, di volta in volta, ne vestiva i panni. Onestamente, io credo che tutte queste sostituzioni siano state fugaci apparizioni, mentre l'unica duratura, anche eccessiva, forse, è quella di Bill.
3. In questo post, abbiamo invece introdotto Billy Shears e abbiamo visto come Apollo ne spieghi la provenienza: Shears era il personaggio interpretato da William Holden nel film "Il ponte sul fiume Kwai", che sarebbe il film a cui fa riferimento John Lennon in A Day In The Life. In due parole, nel film, Shears è un soldato che finge di essere un ufficiale per ottenere un trattamento privilegiato in un campo di prigionia giapponese, durante la seconda guerra mondiale.
4. Trovo particolarmente probabile che il nome del sostituto "principale" possa essere William, Bill o Billy o che, al massimo, che il suo cognome sia Williams. I riferimenti a questo nome si sprecano: oltre a Billy Shepherd e Billy Shears, abbiamo Bungalow Bill nel White Album, Silly Willy in Rock Show,Bill e Kate in Return to Pepperland, Billy Budapest in Monkberry Moon Delight. E ci sarebbe anche I Will, perché se mettiamo una virgola in mezzo abbiamo "Io, Will". La canzone è stata scritta da Bill in India nel 1968 ed è dedicata a Linda, conosciuta un anno prima. Tra le altre cose, nella canzone dice che quando si sono conosciuti, lui non aveva capito il suo nome, ma aggiunge che non gli importa e che proverà sempre lo stesso sentimento per lei. Lui, Will. Non Paul, Will.
5. Infine, Apollo dice che Bill è una persona realmente esistente, perfettamente in grado di colmare il vuoto lasciato da un cantante che è andato via, e aggiunge che è stato capace, in tanti anni, di dimostrare non solo quanto aveva imparato, ma anche di mostrare cosa succedeva dietro le tende. DI MOSTRARE COSA SUCCEDEVA DIETRO LE TENDE???!!! Wow... significa allora che il caro Bill ci ha raccontato qualcosa che, invece, in tutto questo tempo è sfuggito? Che ci ha mostrato i fili del teatrino senza che nessuno se ne accorgesse? Interessante, molto interessante.
Se ti riferisci all'espressione "behind the curtains" in italiano si traduce più correttamente "dietro le quinte"
RispondiEliminaSi, perfetto. Grazie per la precisazione.
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