Ora, prima di aggiungere un altro dettaglio alla questione, farei una precisazione. Le registrazioni con i nastri al contrario. Per un periodo la mia ricerca si è concentrata sull'ascolto delle incisioni al contrario, su YouTube ce ne sono tante, tutte abbastanza inquietanti. Per fare un lavoro professionale e farmi una mia opinione, ho anche scaricato un programma per leggerle in autonomia, diciamo così, ma davvero la cosa è stata sofferenza pura. Non so se io ho l'orecchio particolarmente delicato, ma non sono riuscita ad ascoltare quella roba per più di qualche minuto. E comunque con scarsi risultati. Tentativo fallito.
Ho notato però, che tra questi, tanti video riproducono lunghissime parti che sarebbero registrate al contrario, dei veri e propri trattati. E già questo fa sorgere qualche dubbio: da profana penso sia più probabile che si possa registrare alla rovescia solo qualche frammento, un paio di parole, una piccola frase, se poi ascoltando il disco "al dritto" ciò che si deve sentire è una canzone armonica e soprattutto con un senso.
Ma il problema è un altro: ascoltando queste incisioni si verifica uno strano fenomeno: se uno è convinto che sentirà una certa frase, sentirà esattamente quella frase, salvo poi sentirne una ancora più agghiacciante, preso dalla suggestione. No, decisamente troppo opinabile.
Però. Però questo non significa che i Beatles non abbiano fatto ricorso a questo strumento per comunicare qualcosa ai proprio fans. E nemmeno si pone una questione di tecnologie: lo potevano fare e lo hanno fatto, sebbene poi abbiano negato tutto in blocco.
Detto questo, in Seguendo Mr. Apollo non ho dato seguito a questa "forma di comunicazione" proprio per i motivi che ho detto. Tranne in un caso.
In questo video si possono sentire vari esempi di registrazioni alla rovescia. Giudicate voi: di quelle centrali ne scarterei parecchie, terrei invece la famosa "Turn me on dead man".
Ma a me colpisce parecchio l'incisione che si può ascoltare mandando alla rovescia Gratitude. Si tratta di una canzone di Paul McCartney, io direi Bill, contenuta nell'album Memory Almost Full, del 2007. Non è una canzone troppo melodica, ascoltata al dritto, è invece piuttosto inquietante ascoltata al rovescio.
Bill pronuncia due frasi: "Who is this now?" (Chi è questo adesso?) e "I was Willie Campbell" (Io ero Willie Campbell). E adesso? Ragioniamo.
Bill dice che era Willie Campbell, non che è Willie Campbell. Forse lo era prima di diventare Paul McCartney; visto l'argomento, è la prima risposta che viene in mente. Però, se la domanda è Chi è questo adesso? e la risposta che dà è al passato, significa che non è più Willie Campbell, che il suo nome ora è un altro. Quindi, quello era il suo nome prima di questa storia, oppure lo è stato nel periodo della PID, confermando così che non è stato solo un gigantesco scherzo.
Ma Paul è vivo e il suo nome, a buon diritto, se lo vuole tenere lui, perciò Bill lo userà solo in pubblico. Questo ci riporta all'origine: in privato ne userà un altro. Che si tratti di Willie Campbell oppure no, lui richiama lì la nostra attenzione. Sono sicura che tante ricerche sono state svolte su questo nome, che, peraltro, è uno dei più comuni nel Regno Unito. Ma di base c'è che quel nome viene fatto in una registrazione recente e in un disco dove ci sono altri indizi. Un motivo ci deve essere...
Ci sentiamo per la prossima puntata.
ciao Consuelo, innanzitutto complimenti per il blog, lo sto leggendo con grandissimo interesse avendo trovato spunti mai letti prima. Venendo al post in questione: le celebri frasi riportate le ho sempre interpretate in modo differente, come del resto tutti gli indizi disseminati negli anni: Bill (secondo me) sembra rifiutare la nuova identità, quasi un rigetto per una vita che non gli appartiene, per questo sembra urlare..."Chi è adesso questo?"...quasi a riferirsi ad un corpo estraneo, una persona che non riconosce. Subito, infatti, ribadisce con forza..."Io Ero William Campbell"...non "questo" di adesso. Un grido di dolore per una situazione ormai senza ritorno ed, oggettivamente, insostenibile per chiunque: pensa se all'improvviso dovessi rinunciare ai tuoi ricordi, alla famiglia, al passato, al nome, anche se l'alternativa sembra dorata, prima o poi, si esce fuori di testa. Il nome ci identifica, ci colloca in un luogo a fianco di amici e parenti, lui ha perso 28 anni di vita vivendo una farsa. Ogni suo "indizio" sembra una richiesta d'aiuto per far comprendere che lui...era Willie, con una sua vita ormai persa. La domanda è: perché non molla tutto? Perché, secondo me, Paul is dead...ed a mente mi vengono almeno 5/6 reati penali (occultamento di cadavere, sostituzione di persona, falso materiale, ideologico, appropriazione indebita, furto...) a carico dei 3 + 1 beatles oltre ad implicazioni patrimoniali enormi. Per non parlare del crollo definitivo dell'industria beatles che fattura ancora oggi valanghe di soldi. Sarebbe la fine di un mito durato 60 anni su cui, case discografiche e possessori di diritti, continuano a far miliardi. Impossibile uscirne. Ciao...continuo a leggere :-) Ciao
RispondiEliminaCiao Alexander41, grazie!!! Sono contenta che il blog ti piaccia.. :o)
RispondiEliminaSono assolutamente d'accordo con la tua interpretazione: quello di Bill è assolutamente un grido d'aiuto, così come i suoi indizi. La sua situazione è quella di una persona che ha rinunciato (o dovuto rinunciare) al suo passato e alla sua identità. Cerca di raccontare nelle sue canzoni cosa gli è successo: in almeno due (Maybe I'm Amazed e Ever Present Past) dice di essersi trovato in una situazione che non aveva capito ma alla fine è rimasto al gioco, in altre si lamenta di trovarsi in una situazione non proprio invidiabile. Si trova incastrato nella scomoda posizione di un uomo che vive senza esistere. Tanto più che, secondo me, Paul non è morto, perciò Bill non ha assunto la sua identità, cosa che paradossalmente sarebbe stata più semplice da affrontare.
Sono invece d'accordo sul lato patrimoniale, se venisse fuori l'intera storia, diverse persone perderebbero parecchi soldi. Per i reati, non saprei :o) Non vedo invece la fine del mito: secondo me hanno fatto cose incredibili nel nome dell'amicizia per Paul e ci sono dei capolavori che verrebbero finalmente spiegati e rivalutati (come la copertina di Sgt Pepper). A me piacerebbe molto..
A presto!!!
E se Willie Campbell fosse una entità e non il sosia presunto dell'attuale Paul McCartney?
RispondiEliminaMagari una di quelle entità a cui Paul deve la composizione dei suoi grandi successi?
Ragioniamo,il brano si chiama Gratitude,a dall'altra parte del nastro,l'entità a livello metafonico risponde,si presenta come chi poteva essere nella vita terrena e magari è un messaggio che rivolge allo stesso McCartney come per dirgli: ringrazia Willie Campbell.