mercoledì 8 luglio 2015
Keep calm, perché abbiamo finito con Come Together
E siamo all'ultima parte della nostra analisi di Come Together, una delle canzoni più misteriose dei Fab Four. Per chi ha già letto le prime tre parti, sto per affrontare la quarta strofa; per chi non le avesse ancora lette, i post da leggere sono qui, qui e qui: se fate veloci vi aspettiamo.
Quarta strofa.
"He roller coaster, He got early warning, He got muddy water, He one Mojo filter. He say one and one and one is three. Got to be good looking, cause he's so hard to see".
Il personaggio più ignorato nella storia che raccontiamo è sicuramente George Martin, eppure, come ho fatto notare più volte, doveva avere una grossa parte nella questione. Quest'ultima strofa secondo me è dedicata a lui.
Riassunto delle puntate precedenti. Apollo dice che tutti partecipano e si danno da fare per la sostituzione di Paul, ma qualche anno dopo, quando il bassista rivuole il suo posto, gli animi sono agitati e nessuno è più disposto a fare i salti mortali per un'altra sostituzione. George Martin, lo abbiamo dedotto da diversi indizi, solidarizza e sostiene Bill, che tuttavia non è mai diventato un Beatles a tutti gli effetti. Stando così le cose, il produttore si sarà opposto alla nuova sostituzione, suscitando così le ire di John, che non poteva essere certo troppo benevolo nei suoi confronti.
In questa situazione a me sembra giustificato il riferimento alle montagne russe (roller coaster), che fanno su e giù e non sono lineari, e alle acque torbide (muddy water), magari riferite alla scarsa trasparenza del comportamento di Sir George con loro. Piuttosto facile che Lennon abbia visto nel suo comportamento un vero e proprio tradimento.
Lui è un filtro magico (mojo filter). Un filtro è qualcosa che sta in mezzo tra una sostanza e un'altra. Questa ce la teniamo da parte, a futura memoria.
E poi arriva lei: la frase più famosa tra i fautori della PID. One and one and one is three. Anche tra i fautori dell'aritmetica: uno e uno e uno fa tre.
Ok, siamo seri.
Una frase simile detta da George Martin ha molto senso. Sa che Paul è uscito dal gruppo, Bill non è mai stato considerato un Beatles dagli altri e il rientro di Paul viene impedito. Quanto fa? Per me, fa tre. E lo possiamo ricondurre anche dallo stemma araldico di sir George, lo ricordate? In quell'occasione il produttore decide di includere nello stemma tre scarafaggi invece che quattro. Eppure il riferimento ai Beatles è scontato.
Got to be good looking cause he's so hard to see.
Deve essere di bell'aspetto perché è così difficile da vedere. O deve essere guardato bene (andandoci un po' larghi, lo ammetto). In ogni caso non si può negare che il ruolo di George Martin è decisamente difficile da vedere. E da capire.
Per ora abbiamo finito con Come Together ma sicuramente non con Abbey Road. Ci sono ancora parecchie tessere da aggiungere. Vi aspetto...
lunedì 22 giugno 2015
John, Yoko e gli stivali da tricheco
Negli ultimi due post (qui e qui) abbiamo analizzato le prime due strofe di Come Together, attribuendo i riferimenti della prima strofa a Paul e quelli della seconda a Bill.
Devo dire che andando avanti ho notato come in giro ci siano parecchi dubbi anche sulle parole ufficiali di questa canzone: al posto di monkey fingers, ho trovato in diversi posti, wonky fingers e persino funny fingers. Figurarsi!!!
Ma proviamo a dire qualcosa sulla terza strofa.
Terza strofa.
"He bag production; He got walrus gumboot; He got Ono sideboard; He one spinal cracker. He got feet down below his knees, Hold you in his armchair you can feel his disease.
Come together, right now, over me".
Al terzo verso, il riferimento a Ono ci spinge a dedurre che questi versi parlino di John. Lui ha gli stivali da tricheco: ci dice che il tricheco è ancora lui. A questo proposito ricordiamo che nel Magical Mistery Tour, John diceva di essere il tricheco, in Glass Onion ci rivelava che il tricheco era Paul, ma forse limitatamente alla scena del video in cui il tricheco si trova in piedi sulla sponda di ghisa.
Qui nel blog non ho ancora affrontato l'annosa questione del tricheco, o meglio, ho detto qualcosa su chi dovesse essere il tricheco ma non perché lo fosse. Qui diciamo che per me, quando Lennon fa riferimento al tricheco vuole indicare chi, in quel momento, tiene le fila del gioco.
He bag production. Io interpreterei quel bag in uno dei suoi significati idiomatici: abbandonare. Lui abbandona la produzione. John ha condotto il gioco e ora abbandona la produzione. Beh, se non altro quadra con il fatto che Abbey Road è l'ultimo disco dei Beatles, disco che si chiude con una canzone intitolata The End. E con tanto, tanto altro...
In compenso c'è quel riferimento a Yoko Ono, presenza totalizzante per John. He got Ono sideboard. Io qui ci vedo un giochino di parole abbastanza semplice. Separando side e board e sfruttando l'assonanza di Ono, abbiamo on his side e on board: entrambi significano che Ono è dalla sua parte. Sicuramente una cosa che nel 1969 per Lennon era fondamentale. Ci sta?
Al prossimo giro chiudiamo con Come Together... Vi aspetto!!
venerdì 29 maggio 2015
Bill DEVE essere libero
Nell'ultimo post avevamo cominciato ad analizzare il testo di Come together.
Alzi la mano chi ricorda la seconda strofa di Come Together. Ok, abbassate le mani.
Per sicurezza la riprendiamo?
Seconda strofa
"He wear no shoeshine. He got toe jam football. He got monkey finger. He shoot Coca Cola.
He say I know you, you know me. One thing I can tell you is you got to be free.
Come together, right now, over me."
I primi versi di questa seconda strofa parlano di scarpe, piedi, dita dei piedi, e dita da scimmia. Non sfuggirà certamente il collegamento con la copertina del disco.
Ricordiamo per i distratti che il più importante mistero di Abbey Road su cui ci si è concentrati è quello dei piedi scalzi di Paul nella copertina. Teniamolo d'acconto!!!
Eppure io direi che questa strofa parla di Bill... E tra un attimo vi spiego perché.
"He wear no shoeshine. He got toe jam football. He got monkey finger".
Lui non indossa lustrascarpe. E certo.
Se andiamo avanti con i giochi di parole che abbiamo già visto, qui ci starebbe che lui non indossa scarpe o che non indossa scarpe lucide. E il nostro pensiero va a McCartney scalzo in copertina.
Ma potrebbe anche dirci che "lui" è povero perché non ha scarpe lucide.
Anche il secondo verso fa ancora riferimento ai piedi e il terzo ci dice che lui ha le dita da scimmia. Senza avventurarmi troppo con la fantasia, a me ricorda un confronto che abbiamo fatto tempo fa tra i piedi di Paul e quelli di Bill, in questo post.
Le dita dei piedi nella foto in bianco e nero sono davvero strane, molto storte. Abbastanza da essere paragonate a quelle di una scimmia?
Il richiamo alla Coca cola sarebbe secondo i più, un riferimento alla cocaina e onestamente non ho elementi per dedurre né quello né altro.
"He say I know you, you know me. One thing I can tell you is you got to be free".
Lui dice ti conosco, tu mi conosci. Una cosa ti posso dire: tu devi essere libero. E qui la cosa si fa interessante per la nostra versione. In questo blog e, ovviamente, nel libro Seguendo Mr. Apollo, abbiamo dedotto, e ne parleremo ancora, che Bill fosse già conosciuto dal gruppo, anche prima che facessero successo.
Lennon aggiunge, quindi, che può dirgli una cosa: che deve essere libero. Vi dice niente?
QUI, QUI e QUI, abbiamo avanzato appena qualche dubbio sul fatto che Bill potesse essere un galeotto fatto evadere dal carcere per poter prendere il posto di Paul McCartney nei Beatles. E in Come Together, Lennon dice a "qualcuno" che DEVE essere libero.
Sicuri che sia il caso di interpretarlo in senso spirituale e trascendente?
Alzi la mano chi ricorda la seconda strofa di Come Together. Ok, abbassate le mani.
Per sicurezza la riprendiamo?
Seconda strofa
"He wear no shoeshine. He got toe jam football. He got monkey finger. He shoot Coca Cola.
He say I know you, you know me. One thing I can tell you is you got to be free.
Come together, right now, over me."
I primi versi di questa seconda strofa parlano di scarpe, piedi, dita dei piedi, e dita da scimmia. Non sfuggirà certamente il collegamento con la copertina del disco.
Eppure io direi che questa strofa parla di Bill... E tra un attimo vi spiego perché.
"He wear no shoeshine. He got toe jam football. He got monkey finger".
Lui non indossa lustrascarpe. E certo.
Se andiamo avanti con i giochi di parole che abbiamo già visto, qui ci starebbe che lui non indossa scarpe o che non indossa scarpe lucide. E il nostro pensiero va a McCartney scalzo in copertina.
Ma potrebbe anche dirci che "lui" è povero perché non ha scarpe lucide.
Anche il secondo verso fa ancora riferimento ai piedi e il terzo ci dice che lui ha le dita da scimmia. Senza avventurarmi troppo con la fantasia, a me ricorda un confronto che abbiamo fatto tempo fa tra i piedi di Paul e quelli di Bill, in questo post.
Il richiamo alla Coca cola sarebbe secondo i più, un riferimento alla cocaina e onestamente non ho elementi per dedurre né quello né altro.
"He say I know you, you know me. One thing I can tell you is you got to be free".
Lui dice ti conosco, tu mi conosci. Una cosa ti posso dire: tu devi essere libero. E qui la cosa si fa interessante per la nostra versione. In questo blog e, ovviamente, nel libro Seguendo Mr. Apollo, abbiamo dedotto, e ne parleremo ancora, che Bill fosse già conosciuto dal gruppo, anche prima che facessero successo.
Lennon aggiunge, quindi, che può dirgli una cosa: che deve essere libero. Vi dice niente?
QUI, QUI e QUI, abbiamo avanzato appena qualche dubbio sul fatto che Bill potesse essere un galeotto fatto evadere dal carcere per poter prendere il posto di Paul McCartney nei Beatles. E in Come Together, Lennon dice a "qualcuno" che DEVE essere libero.
Sicuri che sia il caso di interpretarlo in senso spirituale e trascendente?
sabato 9 maggio 2015
COME TOGETHER, PAUL
E sia. Cominciamo con Come Together.
Prima strofa.
"Here come old flat top, he come groovin' up slowly, He got joo-joo eyeball, He one holy roller;
He got hair down to his knee, got to be a joker he just do what he please".
Negli ultimi post (QUI e QUI) abbiamo introdotto qualche informazione preliminare su questa canzone e i suoi protagonisti. Abbiamo precisato che a questo punto della storia, con John molto arrabbiato, Paul che rivuole il suo posto nel gruppo e George Martin che difende Bill, i personaggi sono esattamente questi e sono gli stessi che troviamo in Come Together: Paul, Bill, John e Sir George.
Here come old flat-top, Groovin' up slowly.
E cominciamo proprio con Paul. Abbiamo visto che in Abbey Road altre due canzoni cominciano con here come: Here come the sun e Here come the Sun King e abbiamo anche visto come in tutti e due i casi i riferimenti portassero a Paul, sia con riguardo al sole sia al Re Sole.
In questa canzone John usa diversi giochi di parole, mischiando i vari significati che possono essere loro attribuiti, proprio come fa l'Uomo uovo. Così verosimilmente flat-top è un riferimento alla chitarra a cassa piatta (si chiama così? Mi scuso con chi è competente in materia per l'eventuale imprecisione).
Ma old top a me ricorda la "vecchia gloria"... ma andiamo avanti.
Groovin'up è un altro gioco di parole: groove è divertirsi, ma significa anche incidere dischi. E non possiamo ignorare quell'up e l'assonanza con growing up: crescendo. Ricordate l'Uomo uovo? Ecco.
He got joo joo eyeball.
Joo joo indica qualcosa di malevolo. L'intera locuzione è stata interpretata come occhiata malevola, che "porta male", ma eyeball (globo oculare?!) si pronuncia in modo molto simile a Apple.
Quindi siamo partiti dalla vecchia gloria che arriva (il primo strumento di Paul è la chitarra), crescendo, divertendosi e incidendo dischi e arriviamo al disastro della Apple. Al tempo di Come Together i nostri avevano già capito che creare la Apple era stata una pessima idea.
He got hair down to his knee, got to be a joker he just do what he please.
Lui ha i capelli sotto il ginocchio, deve essere un buffone, fa solo quello che gli va.
Mr. Apollo spiegò l'abitudine dei Beatles di ricorrere alle "assonanze" proprio riferendosi alla parola hair (capelli) nella canzone Don't Pass me by. In quest'ultima, si parla di una persona che ha perso i suoi capelli in un incidente stradale. Mr. Apollo spiega invece che hair si pronuncia allo stesso modo di heir (erede) e così la persona della canzone, nell'incidente, ha perso il "suo" erede, non i suoi capelli. Abbiamo già detto che l'erede a cui ci si riferisce è Tara Browne, l'erede della famiglia Guinness, morto in un incidente stradale il 18 dicembre 1966 e caro amico di Paul McCartney.
Anche in questo caso il riferimento ai capelli potrebbe nascondere lo stesso trucco: lui ha l'erede sotto il ginocchio, che si giustifica facilmente visto che il poveretto è seppellito sotto terra. Il resto è quello che è successo: per la morte di Tara, Paul si allontana dalle scene e solo dopo qualche tempo partecipa di nuovo, ma a comodo suo, alla vita del gruppo. In altre parole fa solo quello che gli va di fare.
A questo punto mi avanza un holy roller che non so ancora collocare, proprio quello che si dava per scontato... Mettiamolo via, magari prima o poi ci servirà...
Ripassate per la seconda strofa? Vi aspetto tra qualche giorno...
Prima strofa.
"Here come old flat top, he come groovin' up slowly, He got joo-joo eyeball, He one holy roller;
He got hair down to his knee, got to be a joker he just do what he please".
Negli ultimi post (QUI e QUI) abbiamo introdotto qualche informazione preliminare su questa canzone e i suoi protagonisti. Abbiamo precisato che a questo punto della storia, con John molto arrabbiato, Paul che rivuole il suo posto nel gruppo e George Martin che difende Bill, i personaggi sono esattamente questi e sono gli stessi che troviamo in Come Together: Paul, Bill, John e Sir George.
Here come old flat-top, Groovin' up slowly.
E cominciamo proprio con Paul. Abbiamo visto che in Abbey Road altre due canzoni cominciano con here come: Here come the sun e Here come the Sun King e abbiamo anche visto come in tutti e due i casi i riferimenti portassero a Paul, sia con riguardo al sole sia al Re Sole.
In questa canzone John usa diversi giochi di parole, mischiando i vari significati che possono essere loro attribuiti, proprio come fa l'Uomo uovo. Così verosimilmente flat-top è un riferimento alla chitarra a cassa piatta (si chiama così? Mi scuso con chi è competente in materia per l'eventuale imprecisione).
Ma old top a me ricorda la "vecchia gloria"... ma andiamo avanti.
Groovin'up è un altro gioco di parole: groove è divertirsi, ma significa anche incidere dischi. E non possiamo ignorare quell'up e l'assonanza con growing up: crescendo. Ricordate l'Uomo uovo? Ecco.
He got joo joo eyeball.
Joo joo indica qualcosa di malevolo. L'intera locuzione è stata interpretata come occhiata malevola, che "porta male", ma eyeball (globo oculare?!) si pronuncia in modo molto simile a Apple.
Quindi siamo partiti dalla vecchia gloria che arriva (il primo strumento di Paul è la chitarra), crescendo, divertendosi e incidendo dischi e arriviamo al disastro della Apple. Al tempo di Come Together i nostri avevano già capito che creare la Apple era stata una pessima idea.
He got hair down to his knee, got to be a joker he just do what he please.
Lui ha i capelli sotto il ginocchio, deve essere un buffone, fa solo quello che gli va.
Mr. Apollo spiegò l'abitudine dei Beatles di ricorrere alle "assonanze" proprio riferendosi alla parola hair (capelli) nella canzone Don't Pass me by. In quest'ultima, si parla di una persona che ha perso i suoi capelli in un incidente stradale. Mr. Apollo spiega invece che hair si pronuncia allo stesso modo di heir (erede) e così la persona della canzone, nell'incidente, ha perso il "suo" erede, non i suoi capelli. Abbiamo già detto che l'erede a cui ci si riferisce è Tara Browne, l'erede della famiglia Guinness, morto in un incidente stradale il 18 dicembre 1966 e caro amico di Paul McCartney.
Anche in questo caso il riferimento ai capelli potrebbe nascondere lo stesso trucco: lui ha l'erede sotto il ginocchio, che si giustifica facilmente visto che il poveretto è seppellito sotto terra. Il resto è quello che è successo: per la morte di Tara, Paul si allontana dalle scene e solo dopo qualche tempo partecipa di nuovo, ma a comodo suo, alla vita del gruppo. In altre parole fa solo quello che gli va di fare.
A questo punto mi avanza un holy roller che non so ancora collocare, proprio quello che si dava per scontato... Mettiamolo via, magari prima o poi ci servirà...
Ripassate per la seconda strofa? Vi aspetto tra qualche giorno...
lunedì 20 aprile 2015
JOHN LENNON E L'UOMO UOVO
Eccoci di nuovo!!!
Nell'ultimo post abbiamo parlato di Come Together e vi ho accennato al fatto che John adorasse i giochi di parole e i codici. Diciamo che questo è un fatto acquisito e lo sanno tutti. Per quanto riguarda i codici, per ora possiamo ricordare l'inclusione di Edgar Allan Poe, maestro in materia, tra i personaggi della copertina di Sgt. Pepper. Ma sul poeta torneremo per altri motivi, oggi invece ci soffermiamo su Lennon e i suoi giochi di parole.
Dobbiamo prenderla un po' da lontano.
Sappiamo dalle biografie e dai riferimenti nelle canzoni dei Beatles, che John Lennon e Paul McCartney erano appassionati di alcune favole particolari come Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Bene, nella loro discografia ci sono molti riferimenti a queste favole: la citazione più famosa è sicuramente quella del tricheco in I am the Walrus. Ed è proprio a questa canzone che facciamo riferimento anche qui.
Sapete chi è questo signore?
Si chiama William Claude Fields ed era un attore. La sua presenza nella copertina di Sgt. Pepper si giustifica col fatto che era nel cast di Alice nel paese delle meraviglie, nella versione cinematografica del 1933. E sapete quale personaggio interpretava?
Esatto. Proprio lui. Humpty Dumpty. Per intenderci, quell'omino vagamente antipatico con la testa da uovo... o quell'uovo con le braccia e le gambe. Insomma, avete capito, quello qui di fianco.
In I am the Walrus, Lennon dice: "Io sono l'uomo uovo, loro sono gli uomini uovo, io sono il tricheco". Troviamo sia il tricheco che l'uomo-uovo in Attraverso lo specchio.
Qui Humpty Dumpty rivela ad Alice che fa un uso particolare delle parole. Dice: "Quando io uso una parola... essa significa esattamente ciò che io voglio che significhi". All'osservazione di Alice che le parole possono avere tanti significati, lui replica: "Quando faccio fare a una parola un simile lavoro... la pago sempre di più".
Quindi l'uomo uovo comanda sulle parole affinché abbiano diversi significati e precisa che è normale che Alice non sappia cosa significano finché non glielo spiega lui.
Quindi ricapitolando Lennon dice che lui è l'uomo uovo e che lo sono anche gli altri: stabilisce lui se una parola deve avere più significati. Qualche volta, peraltro, Lennon, riferendosi alle canzoni dell'epoca Beatles, ha spiegato che in diverse occasioni lui badava al suono delle parole e il significato veniva da sé.
Data questa spiegazione, vi starete chiedendo cosa c'entri questo preambolo con Come Together.
Beh, diciamo che questa era una premessa necessaria che ci sarà molto utile nelle prossime puntate.
The best is yet to come!!!
Nell'ultimo post abbiamo parlato di Come Together e vi ho accennato al fatto che John adorasse i giochi di parole e i codici. Diciamo che questo è un fatto acquisito e lo sanno tutti. Per quanto riguarda i codici, per ora possiamo ricordare l'inclusione di Edgar Allan Poe, maestro in materia, tra i personaggi della copertina di Sgt. Pepper. Ma sul poeta torneremo per altri motivi, oggi invece ci soffermiamo su Lennon e i suoi giochi di parole.
Dobbiamo prenderla un po' da lontano.
Sappiamo dalle biografie e dai riferimenti nelle canzoni dei Beatles, che John Lennon e Paul McCartney erano appassionati di alcune favole particolari come Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Bene, nella loro discografia ci sono molti riferimenti a queste favole: la citazione più famosa è sicuramente quella del tricheco in I am the Walrus. Ed è proprio a questa canzone che facciamo riferimento anche qui.
Sapete chi è questo signore?
Si chiama William Claude Fields ed era un attore. La sua presenza nella copertina di Sgt. Pepper si giustifica col fatto che era nel cast di Alice nel paese delle meraviglie, nella versione cinematografica del 1933. E sapete quale personaggio interpretava?
Esatto. Proprio lui. Humpty Dumpty. Per intenderci, quell'omino vagamente antipatico con la testa da uovo... o quell'uovo con le braccia e le gambe. Insomma, avete capito, quello qui di fianco.
In I am the Walrus, Lennon dice: "Io sono l'uomo uovo, loro sono gli uomini uovo, io sono il tricheco". Troviamo sia il tricheco che l'uomo-uovo in Attraverso lo specchio.
Qui Humpty Dumpty rivela ad Alice che fa un uso particolare delle parole. Dice: "Quando io uso una parola... essa significa esattamente ciò che io voglio che significhi". All'osservazione di Alice che le parole possono avere tanti significati, lui replica: "Quando faccio fare a una parola un simile lavoro... la pago sempre di più".
Quindi l'uomo uovo comanda sulle parole affinché abbiano diversi significati e precisa che è normale che Alice non sappia cosa significano finché non glielo spiega lui.
Quindi ricapitolando Lennon dice che lui è l'uomo uovo e che lo sono anche gli altri: stabilisce lui se una parola deve avere più significati. Qualche volta, peraltro, Lennon, riferendosi alle canzoni dell'epoca Beatles, ha spiegato che in diverse occasioni lui badava al suono delle parole e il significato veniva da sé.
Data questa spiegazione, vi starete chiedendo cosa c'entri questo preambolo con Come Together.
Beh, diciamo che questa era una premessa necessaria che ci sarà molto utile nelle prossime puntate.
The best is yet to come!!!
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sabato 11 aprile 2015
UNO SGUARDO SU ABBEY ROAD
Questa settimana ho preso l'influenza. Niente di grave, soliti sintomi: mal di gola, raffreddore, tosse e una smodata attrazione per Come Together.
Come, non avete mai avuto questo ceppo?
Strano, molto strano.
Comunque, tutto è partito dagli ultimi post che ho scritto e sul prossimo, cioè questo.
Volevo raccontarvi di Abbey Road. Avrete sicuramente notato come sulla Home di questo blog siano riportate due copertine: Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band e Abbey Road. Il primo disco segna l'inizio della storia che racconto e il secondo, a suo modo, ne rappresenta la fine, ma rappresenta anche l'inizio di una nuova storia. Cambia il narratore, forse, di questo racconto, ma questa storia di certo non finisce sulle strisce pedonali di Abbey Road.
Sgt. Pepper e Abbey Road, a mio parere, sono entrambi concept album: segnano un contesto e si muovono al suo interno, raccontano la stessa cosa in ogni loro contenuto, nella copertina del disco e nei brani contenuti in esso. Tutto ci parla degli stessi eventi. La differenza è che mentre per Sgt, Pepper le peculiarità saltano agli occhi da subito ed è impossibile pensare che tutto sia casuale, non voluto o deciso e pianificato in ogni minimo particolare, per Abbey Road è diverso. La copertina è bella ma non così dirompente e l'unico particolare che può colpire l'attenzione di chi guarda è che Paul è scalzo. E anche qui, se non ci fosse stata la leggenda PID, tutti avrebbero considerato la cosa come una stranezza, una bizzarria, non certo come un indizio di un progetto più ampio. Ecco, diciamo che Abbey Road passa più inosservato, eppure...
Ricordate quando in questo POST avevo chiesto cosa sarebbe successo se ad un certo punto Paul McCartney avesse rivoluto il suo posto nel gruppo, nel clima teso che si era venuto a creare? Il disco di cui parliamo risponde a questa domanda.
E se vogliamo cominciare dalla notizia del ritorno di Paul, possiamo ricordare Here Comes the Sun e Sun King. Le due canzoni annunciano con lo stesso tenore il ritorno del sole e del Re Sole. QUI e QUI ne abbiamo parlato diffusamente e abbiamo notato come fosse molto strano che nello stesso disco ci fossero due canzoni dal contenuto così simile. Abbiamo anche ribadito più volte come i riferimenti al sole, ogni volta che sono stati fatti, abbiano sempre portato a Paul.
E troverete ancora più strano che un'altra canzone, Come Together, cominci proprio con "Here come..." Ci avete fatto caso? Anche la prima canzone del disco comincia con l'introduzione di qualcuno che arriva, in questo caso con le parole here come old flat top. Direte... cosa significa? E qui si deve fare un discorso più ampio.
Come Together è una delle canzoni più misteriose di Lennon, in tanti ritengono addirittura che John avesse fatto un cumulo dei suoi nonsense e li avesse messi tutti insieme in un'unica canzone.
A questo riguardo, il mio ragionamento è più possibilista: se arriva un eschimese e vi parla nella SUA lingua e voi non conoscete l'eschimese, cosa pensate? Che VOI non conoscete la sua lingua o che LUI sta dicendo cose senza senso? Ecco, per me Lennon aveva una SUA lingua, solo che, erroneamente, ha pensato che lo potessero capire, non dico tutti, ma sicuramente molti. Così non è stato. Ma Come Together è ancora là e quelli che si prendono questo ceppo di influenza ancora si avventurano nella sua interpretazione.
Come Together fu scritta da John per accompagnare i comizi di Timothy Leary, candidato come governatore della California. Tuttavia, la canzone non venne utilizzata e John scrisse un nuovo testo, molto criptico, dicendo che nella canzone parlava di loro.
E qui la domanda è d'obbligo: Loro chi? All'inizio pensavo che LORO stesse per i Beatles e, come tutti, provavo a ricollegare i singoli versi ai favolosi quattro. In giro si trovano esempi classici: He holy roller (lui un santo tritasassi) sarebbe George Harrison, perché si riferirebbe al suo fervore religioso. Mentre Walrus gumboot, (stivali di tricheco) sarebbe riferita a Paul, perché in Glass Onion, John dice che il tricheco era Paul. E comunque, nessuna di queste frasi ci dice nulla di più, per le teorie ufficiali.
A me questo ragionamento non mi ha portato troppo lontano.
E se parliamo di codici invece? John ne usava parecchi ed era un fanatico dei giochi di parole, tanto che in I am The Walrus cita, accanto al tricheco, anche l'Uomo Uovo, maestro dei giochi di parole.
Un altro elemento da considerare è che, se i ragionamenti fatti fino a qui sono giusti, i protagonisti della nostra storia non sono più solo i quattro Beatles e se John avesse voluto raccontare ciò che stava succedendo allora, non avrebbe potuto farlo senza chiamare in causa anche Bill e George Martin, anche in Come Together.
Ce n'è abbastanza per iniziare?
Allora vi aspetto qui.
Come, non avete mai avuto questo ceppo?
Strano, molto strano.
Comunque, tutto è partito dagli ultimi post che ho scritto e sul prossimo, cioè questo.
Volevo raccontarvi di Abbey Road. Avrete sicuramente notato come sulla Home di questo blog siano riportate due copertine: Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band e Abbey Road. Il primo disco segna l'inizio della storia che racconto e il secondo, a suo modo, ne rappresenta la fine, ma rappresenta anche l'inizio di una nuova storia. Cambia il narratore, forse, di questo racconto, ma questa storia di certo non finisce sulle strisce pedonali di Abbey Road.
Sgt. Pepper e Abbey Road, a mio parere, sono entrambi concept album: segnano un contesto e si muovono al suo interno, raccontano la stessa cosa in ogni loro contenuto, nella copertina del disco e nei brani contenuti in esso. Tutto ci parla degli stessi eventi. La differenza è che mentre per Sgt, Pepper le peculiarità saltano agli occhi da subito ed è impossibile pensare che tutto sia casuale, non voluto o deciso e pianificato in ogni minimo particolare, per Abbey Road è diverso. La copertina è bella ma non così dirompente e l'unico particolare che può colpire l'attenzione di chi guarda è che Paul è scalzo. E anche qui, se non ci fosse stata la leggenda PID, tutti avrebbero considerato la cosa come una stranezza, una bizzarria, non certo come un indizio di un progetto più ampio. Ecco, diciamo che Abbey Road passa più inosservato, eppure...
Ricordate quando in questo POST avevo chiesto cosa sarebbe successo se ad un certo punto Paul McCartney avesse rivoluto il suo posto nel gruppo, nel clima teso che si era venuto a creare? Il disco di cui parliamo risponde a questa domanda.
E se vogliamo cominciare dalla notizia del ritorno di Paul, possiamo ricordare Here Comes the Sun e Sun King. Le due canzoni annunciano con lo stesso tenore il ritorno del sole e del Re Sole. QUI e QUI ne abbiamo parlato diffusamente e abbiamo notato come fosse molto strano che nello stesso disco ci fossero due canzoni dal contenuto così simile. Abbiamo anche ribadito più volte come i riferimenti al sole, ogni volta che sono stati fatti, abbiano sempre portato a Paul.
E troverete ancora più strano che un'altra canzone, Come Together, cominci proprio con "Here come..." Ci avete fatto caso? Anche la prima canzone del disco comincia con l'introduzione di qualcuno che arriva, in questo caso con le parole here come old flat top. Direte... cosa significa? E qui si deve fare un discorso più ampio.
Come Together è una delle canzoni più misteriose di Lennon, in tanti ritengono addirittura che John avesse fatto un cumulo dei suoi nonsense e li avesse messi tutti insieme in un'unica canzone.
A questo riguardo, il mio ragionamento è più possibilista: se arriva un eschimese e vi parla nella SUA lingua e voi non conoscete l'eschimese, cosa pensate? Che VOI non conoscete la sua lingua o che LUI sta dicendo cose senza senso? Ecco, per me Lennon aveva una SUA lingua, solo che, erroneamente, ha pensato che lo potessero capire, non dico tutti, ma sicuramente molti. Così non è stato. Ma Come Together è ancora là e quelli che si prendono questo ceppo di influenza ancora si avventurano nella sua interpretazione.
Come Together fu scritta da John per accompagnare i comizi di Timothy Leary, candidato come governatore della California. Tuttavia, la canzone non venne utilizzata e John scrisse un nuovo testo, molto criptico, dicendo che nella canzone parlava di loro.
E qui la domanda è d'obbligo: Loro chi? All'inizio pensavo che LORO stesse per i Beatles e, come tutti, provavo a ricollegare i singoli versi ai favolosi quattro. In giro si trovano esempi classici: He holy roller (lui un santo tritasassi) sarebbe George Harrison, perché si riferirebbe al suo fervore religioso. Mentre Walrus gumboot, (stivali di tricheco) sarebbe riferita a Paul, perché in Glass Onion, John dice che il tricheco era Paul. E comunque, nessuna di queste frasi ci dice nulla di più, per le teorie ufficiali.
A me questo ragionamento non mi ha portato troppo lontano.
E se parliamo di codici invece? John ne usava parecchi ed era un fanatico dei giochi di parole, tanto che in I am The Walrus cita, accanto al tricheco, anche l'Uomo Uovo, maestro dei giochi di parole.
Un altro elemento da considerare è che, se i ragionamenti fatti fino a qui sono giusti, i protagonisti della nostra storia non sono più solo i quattro Beatles e se John avesse voluto raccontare ciò che stava succedendo allora, non avrebbe potuto farlo senza chiamare in causa anche Bill e George Martin, anche in Come Together.
Ce n'è abbastanza per iniziare?
Allora vi aspetto qui.
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giovedì 26 marzo 2015
Soldi, buste e simpatici documenti
L'ultima volta abbiamo visto quali dissapori c'erano all'interno del gruppo nel 1969 e abbiamo ricordato che Apollo ha più volte ribadito che il McCartney contro cui si dirigono i risentimenti non è Paul, ma Bill. Che ne dite se prima di continuare diamo un'occhiata alla posizione di Bill in questo momento?
Ricordate QUESTO post? Abbiamo visto quale fosse lo stato d'animo del nuovo arrivato e come si sentisse all'interno del gruppo. E diciamo che non stava da Dio neppure lui, e se gli altri erano infastiditi dal ruolo che il sostituto aveva assunto all'interno del gruppo, favorito dal produttore George Martin (come abbiamo visto QUI, QUI e QUI), Bill doveva di sicuro soffrire almeno di una buona dose di insicurezza e di solitudine.
Fin qui non abbiamo affrontato una questione che invece può essere interessante: i soldi. Portano fuori Bill da un carcere, lo tirano a lucido, lo "trasformano" senza troppo sforzo in Paul e lo mandano in scena. E poi? Lo avranno pagato per il lavoro? Salario base, tredicesima, quattordicesima, ferie pagate? O solo vitto e alloggio e ti arrangi?
C'è una canzone del 1967 che forse ci aiuta, si intitola Baby, you're a Rich Man (Ragazzo, sei un uomo ricco) e compare per la prima volta come Lato B del disco All You Need is Love.
"Come ci si sente ad essere uno del bel mondo? Ora che sai chi sei, cosa vuoi diventare? ... Ragazzo, sei un uomo ricco anche tu. Tieni tutti i tuoi soldi in una grossa borsa marrone dentro allo zoo. Ti pare una cosa da farsi?"
Ovviamente Bill sarà stato pagato per occupare il ruolo di Paul, e pare che sia stato pagato anche bene, se John gli dice che ora è un uomo ricco anche lui. Gli chiede come ci si sente a far parte del bel mondo e questo significa che Bill non faceva certo parte del loro ambiente.
Tra questa canzone e i dissapori di cui abbiamo parlato sono passati due anni e nel 1969, c'è un'altra canzone che parla di soldi.
You Never Give me Your Money (Tu non mi dai mai i tuoi soldi)
"Tu non mi dai mai i tuoi soldi, mi dai solo i tuoi simpatici documenti e nel mezzo dei negoziati tu crolli... Fuori dal college i soldi sono finiti, non si vede futuro, non si paga l'affitto, tutti i soldi sono andati, nessun posto dove andare. Un dolce sogno, prendi le valigie e sali sulla limousine. Presto saremo lontani da qui, premi l'acceleratore e asciugati quella lacrima. un dolce sogno si è avverato oggi".
Quindi. Da un lato Bill mette i soldi in una busta marrone. Al di là del fatto che faceva bene a farlo perché se li depositava in banca, glieli mettevano sul conto di Paul McCartney, qui Bill ci rivela che i soldi sono finiti. Si lamenta del fatto che non riceve altri soldi e che, anche se vorrebbe negoziare, gli sono opposti dei simpatici documenti.
Comunque la scuola (il college) è finita, lui ha smesso di imparare ma i soldi sono andati, non vede futuro, non paga l'affitto e non c'è un posto dove andare. Però. Però l'idea di andare via, anche senza sapere dove, lo rende felice e lo fa sognare. Segno che è davvero esasperato.
Segno che non dovrebbe essere MAI sottovalutato.
Altre due tessere per il puzzle e presto ne aggiungeremo altre, ma il quadro comincia a prender forma, che dite?
Ricordate QUESTO post? Abbiamo visto quale fosse lo stato d'animo del nuovo arrivato e come si sentisse all'interno del gruppo. E diciamo che non stava da Dio neppure lui, e se gli altri erano infastiditi dal ruolo che il sostituto aveva assunto all'interno del gruppo, favorito dal produttore George Martin (come abbiamo visto QUI, QUI e QUI), Bill doveva di sicuro soffrire almeno di una buona dose di insicurezza e di solitudine.
Fin qui non abbiamo affrontato una questione che invece può essere interessante: i soldi. Portano fuori Bill da un carcere, lo tirano a lucido, lo "trasformano" senza troppo sforzo in Paul e lo mandano in scena. E poi? Lo avranno pagato per il lavoro? Salario base, tredicesima, quattordicesima, ferie pagate? O solo vitto e alloggio e ti arrangi?
C'è una canzone del 1967 che forse ci aiuta, si intitola Baby, you're a Rich Man (Ragazzo, sei un uomo ricco) e compare per la prima volta come Lato B del disco All You Need is Love.
"Come ci si sente ad essere uno del bel mondo? Ora che sai chi sei, cosa vuoi diventare? ... Ragazzo, sei un uomo ricco anche tu. Tieni tutti i tuoi soldi in una grossa borsa marrone dentro allo zoo. Ti pare una cosa da farsi?"
Ovviamente Bill sarà stato pagato per occupare il ruolo di Paul, e pare che sia stato pagato anche bene, se John gli dice che ora è un uomo ricco anche lui. Gli chiede come ci si sente a far parte del bel mondo e questo significa che Bill non faceva certo parte del loro ambiente.
Tra questa canzone e i dissapori di cui abbiamo parlato sono passati due anni e nel 1969, c'è un'altra canzone che parla di soldi.
You Never Give me Your Money (Tu non mi dai mai i tuoi soldi)
"Tu non mi dai mai i tuoi soldi, mi dai solo i tuoi simpatici documenti e nel mezzo dei negoziati tu crolli... Fuori dal college i soldi sono finiti, non si vede futuro, non si paga l'affitto, tutti i soldi sono andati, nessun posto dove andare. Un dolce sogno, prendi le valigie e sali sulla limousine. Presto saremo lontani da qui, premi l'acceleratore e asciugati quella lacrima. un dolce sogno si è avverato oggi".
Quindi. Da un lato Bill mette i soldi in una busta marrone. Al di là del fatto che faceva bene a farlo perché se li depositava in banca, glieli mettevano sul conto di Paul McCartney, qui Bill ci rivela che i soldi sono finiti. Si lamenta del fatto che non riceve altri soldi e che, anche se vorrebbe negoziare, gli sono opposti dei simpatici documenti.
Comunque la scuola (il college) è finita, lui ha smesso di imparare ma i soldi sono andati, non vede futuro, non paga l'affitto e non c'è un posto dove andare. Però. Però l'idea di andare via, anche senza sapere dove, lo rende felice e lo fa sognare. Segno che è davvero esasperato.
Segno che non dovrebbe essere MAI sottovalutato.
Altre due tessere per il puzzle e presto ne aggiungeremo altre, ma il quadro comincia a prender forma, che dite?
giovedì 19 marzo 2015
...Alla deriva
Bentrovati!!
Se siamo tutti d'accordo, riprenderei a parlare dei Beatles... Si, ma da dove?
Vediamo...
A un certo punto del nostro discorso, abbiamo visto come già dal 1968, all'interno del gruppo, si fosse creato un clima particolarmente agitato. Ne abbiamo parlato QUI, poi in seguito abbiamo aggiunto dei particolari alla storia: il ruolo di Sir George Martin nell'intera faccenda, la posizione di Bill come corpo estraneo all'interno dei Beatles, ma anche il suo passato non troppo morigerato e il modo che ha usato per raccontare al pubblico la sua storia.
Ora riprendiamo dalla deriva del gruppo.
La deriva vera e propria è iniziata nel 1968 ma la situazione diventa ingestibile nel 1969: i litigi si moltiplicano e la manovra di John e George per eliminare Bill va avanti. Risultato che potrebbero ottenere denunciando apertamente il gioco di prestigio, ma ciò implicherebbe un'assunzione di responsabilità e, soprattutto, significherebbe creare un problema a Paul e nessuno vuole questo.
A questo punto della storia sono già entrate in scena Yoko Ono e Linda Eastman. Mentre Linda non sembra essere un elemento di rottura all'interno del gruppo, Yoko Ono ha un potere totalizzante su John, che le permette di prendere ogni sorta di decisione al suo posto. Gli eccessi sono noti: le foto nudi, il bed-in, il letto portato in sala d'incisione per non stare lontani. (Qui si potrebbe obiettare che potevano stare vicini anche in piedi o seduti, ma meglio non farsi troppe domande.)
Tra il pubblico, poi, i Beatles non godono più dello stesso favore di cui godevano fino a pochi anni prima, sebbene la loro musica fosse notevolmente migliorata nel frattempo. I motivi sono diversi: John stava con una giapponese e questo non era visto di buon occhio; le sue stesse dichiarazioni contro la Cristianità avevano suscitato un vespaio non da poco. A ciò possiamo aggiungere l'intervista in cui Paul (o Bill) ammette di fare uso di LSD. A posto.
A Gennaio del 1969, viene pubblicato il disco Yellow Submarine, che contiene canzoni scritte o addirittura registrate negli anni precedenti, segno che i quattro non lavorano più bene insieme.
E poi c'è il progetto Get Back, lo ricordate? Il gruppo ci lavora nei primi mesi del '69; John dice di essere stanco del modo in cui hanno lavorato fin lì, il suo desiderio era tornare ai vecchi sistemi, suonando il pezzo dall'inizio alla fine e scegliendo poi la versione migliore. Ciò comportava sessioni lunghissime di prove e potenziali suicidi per noia da parte degli altri tre (o quattro) componenti.
La competizione tra Lennon e "McCartney" metteva in difficoltà Ringo e George, ormai relegati a mere comparse. Soprattutto George risentiva della situazione creatasi visto che la sua musica veniva costantemente e ingiustamente sottovalutata nell'economia del gruppo.
Sia George che Ringo in questo periodo lasceranno il gruppo ma saranno comunque recuperati e sui relativi litigi verrà mezza una pezza.
Ad ogni buon conto, il progetto Get Back viene momentaneamente accantonato e i Beatles iniziano a lavorare su Abbey Road. Le cronache riportano una curiosità a proposito di Abbey Road e il clima ruvido di quel periodo: per portare a compimento il disco, ogni componente del gruppo avrebbe registrato la propria parte separatamente dagli altri e tutti avrebbero fatto il possibile per incontrarsi il minimo indispensabile.
Io, qui, avanzerei i miei dubbi su questa versione e potrete valutarlo tra qualche post, dopo che avremo parlato un po' più approfonditamente di Abbey Road.
Fin qui, un brevissimo resoconto della storia ufficiale, con qualche osservazione in più.
Ma cosa sarebbe successo se, nella situazione che abbiamo appena descritto, Paul McCartney, quello vero, volesse tornare al suo posto?
Se siamo tutti d'accordo, riprenderei a parlare dei Beatles... Si, ma da dove?
Vediamo...
A un certo punto del nostro discorso, abbiamo visto come già dal 1968, all'interno del gruppo, si fosse creato un clima particolarmente agitato. Ne abbiamo parlato QUI, poi in seguito abbiamo aggiunto dei particolari alla storia: il ruolo di Sir George Martin nell'intera faccenda, la posizione di Bill come corpo estraneo all'interno dei Beatles, ma anche il suo passato non troppo morigerato e il modo che ha usato per raccontare al pubblico la sua storia.
Ora riprendiamo dalla deriva del gruppo.
La deriva vera e propria è iniziata nel 1968 ma la situazione diventa ingestibile nel 1969: i litigi si moltiplicano e la manovra di John e George per eliminare Bill va avanti. Risultato che potrebbero ottenere denunciando apertamente il gioco di prestigio, ma ciò implicherebbe un'assunzione di responsabilità e, soprattutto, significherebbe creare un problema a Paul e nessuno vuole questo.
A questo punto della storia sono già entrate in scena Yoko Ono e Linda Eastman. Mentre Linda non sembra essere un elemento di rottura all'interno del gruppo, Yoko Ono ha un potere totalizzante su John, che le permette di prendere ogni sorta di decisione al suo posto. Gli eccessi sono noti: le foto nudi, il bed-in, il letto portato in sala d'incisione per non stare lontani. (Qui si potrebbe obiettare che potevano stare vicini anche in piedi o seduti, ma meglio non farsi troppe domande.)
Tra il pubblico, poi, i Beatles non godono più dello stesso favore di cui godevano fino a pochi anni prima, sebbene la loro musica fosse notevolmente migliorata nel frattempo. I motivi sono diversi: John stava con una giapponese e questo non era visto di buon occhio; le sue stesse dichiarazioni contro la Cristianità avevano suscitato un vespaio non da poco. A ciò possiamo aggiungere l'intervista in cui Paul (o Bill) ammette di fare uso di LSD. A posto.
A Gennaio del 1969, viene pubblicato il disco Yellow Submarine, che contiene canzoni scritte o addirittura registrate negli anni precedenti, segno che i quattro non lavorano più bene insieme.
E poi c'è il progetto Get Back, lo ricordate? Il gruppo ci lavora nei primi mesi del '69; John dice di essere stanco del modo in cui hanno lavorato fin lì, il suo desiderio era tornare ai vecchi sistemi, suonando il pezzo dall'inizio alla fine e scegliendo poi la versione migliore. Ciò comportava sessioni lunghissime di prove e potenziali suicidi per noia da parte degli altri tre (o quattro) componenti.
La competizione tra Lennon e "McCartney" metteva in difficoltà Ringo e George, ormai relegati a mere comparse. Soprattutto George risentiva della situazione creatasi visto che la sua musica veniva costantemente e ingiustamente sottovalutata nell'economia del gruppo.
Sia George che Ringo in questo periodo lasceranno il gruppo ma saranno comunque recuperati e sui relativi litigi verrà mezza una pezza.
Ad ogni buon conto, il progetto Get Back viene momentaneamente accantonato e i Beatles iniziano a lavorare su Abbey Road. Le cronache riportano una curiosità a proposito di Abbey Road e il clima ruvido di quel periodo: per portare a compimento il disco, ogni componente del gruppo avrebbe registrato la propria parte separatamente dagli altri e tutti avrebbero fatto il possibile per incontrarsi il minimo indispensabile.
Io, qui, avanzerei i miei dubbi su questa versione e potrete valutarlo tra qualche post, dopo che avremo parlato un po' più approfonditamente di Abbey Road.
Fin qui, un brevissimo resoconto della storia ufficiale, con qualche osservazione in più.
Ma cosa sarebbe successo se, nella situazione che abbiamo appena descritto, Paul McCartney, quello vero, volesse tornare al suo posto?
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